Il critico d’arte Diego Collovini ha voluto sintetizzare il lavoro di Léon
Mello con una frase di Cesare de Seta:
“La pittura astratta – fondata cioè solo su un equilibrio e un armonia di
colori e forme – non ha più la prigione del soggetto”.
I quadri proposti in questa personale nella galleria di Franch Marinotto “La
Bottega” di Gorizia, rappresentano la sintesi del lavoro sviluppato in
questi ultimi tempi da Léon Mello. L’attenzione al gesto pittorico,
espressione e risultato delle cromie scelte, generano forme dinamiche.
L’armonia dei segni e dei colori, in spazi pittorici sempre simmetrici, è
l’equilibrio di una “parte” che diviene il “tutto”. La modalità espressiva
di Léon Mello, che privilegia l’attenzione al particolare per poi farlo
“esplodere” su multipli o su tele che vivono in sequenza, rappresenta una
sorta di frammentazione, di segmentazione visiva che viene poi ricomposta
nello sguardo d’insieme dell’opera.