NatuRAe

In collaborazione con il Comune di Ravenna, MultiCentro CEAS Ravenna-Agenda 21

Presso lo studio dell’artista

Guido Onofri - Il Cenacolo Via Mura San Vitale, 4 - Ravenna

dall’11 al 25 settembre 2016

Mostra di grafica di Leonardo Rossi , fotografia e installazioni di Silvia Casavecchia

Presentazione e testo critico Silvia Rossi ExpArt

Inaugurazione sabato 10 settembre ore 17.00

Un incontro fortunato quello tra le opere di Leonardo Rossi e Silvia Casavecchia, perfettamente racchiuso

nel titolo scelto per questa mostra: Naturae.

Naturæ, nature. Al plurale, perché quando si affronta questo tema bisogna non dimenticare la vastità dei

soggetti, degli attori, dei colori e delle emozioni che esso propone.

Inizia quindi un viaggio composto da frammenti, piccoli occhiate, squarci nel mondo ordinario ed

apparentemente ordinato. In una società, quella occidentale che, nel mondo contemporaneo, vive l’elemento

umano e quello naturale come scissi, legati solo da un passato lontano, questi due artisti ricompongo

nell’immaginario comune quel fil rouge che indissolubilmente ci lega alla Madre Gea.

Quello che ne esce è uno sguardo puro e semplice, l’occhio si posa con meraviglia e stupore sul paesaggio

ordinario, rivelando allo spettatore dettagli e colori, sincronie quasi inaspettate, provenienti non da esotici e

lontani posti nel mondo - o forse sì -, ma dall’angolo nascosto in bella vista che costeggia il nostro tran tran

quotidiano. Ci rivela quella capacità di soffermarsi a respirare, un momento di fiato, uno solo, il tempo di

poter far vagare gli occhi e catturare quella bellezza semplice e infinita che nella frenesia delle nostre vite

quotidiane appare sempre più irraggiungibile.

In tutto questo l’uomo non scompare, ma collabora e mira ad elevarsi, come in una mongolfiera - tema

ricorrente nei due artisti -. Un elemento non scelto a caso questo, anch’esso semplice ma maestoso, capace

ancora di suscitare in noi lo stupore di uno sguardo da infante. Ma non solo: la mongolfiera vuole il suo

tempo. Essa deve srotolarsi, prendere aria ed infine, leggera quanto gravosa essa può innalzarsi per offrirci

nuove angolazioni.

In questa lettura, l’opera dell’uomo diventa sinergica, non ostile. La ricerca tecnica ed umana non può del

resto che aprirci nuovi confini, spalancare porte verso l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo, ci

permette di fruire e godere maggiormente della meraviglia circostante.

E questo secondo me è il vero sunto della mostra di questi due talentuosi artisti: offrirci nuovi punti di vista

in questo mondo così stra-ordinario.



orari di apertura:

tutti i giorni 15.30 - 19.00

chiuso il Martedì e il Giovedì

ingresso libero