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Leone Contini – Bivacco interspecie
Domenica 19 settembre 2021 la Fondazione Pietro e Alberto Rossini presenta Bivacco interspecie, la nuova installazione performativa di Leone Contini prodotta dalla fondazione e a cura di Francesca Guerisoli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Bivacco interspecie si pone in dialogo critico con gli spazi curati e altamente antropizzati del parco d'arte moderna e contemporanea Rossini Art Site ed è un invito a ripensare il nostro senso di supremazia come specie. Da un lato, la pandemia da Covid-19 ci ha portato a riflettere sia sulla nostra fragilità sia sul nostro essere legati a doppio filo con il mondo animale; dall'altro, l'emergenza climatica in corso ci obbliga a ridimensionare i nostri appetiti nei confronti degli ecosistemi.
Bivacco interspecie consiste in un manufatto realizzato con un impasto di terra cruda argillosa e scarti di terracotta provenienti da una vicina fornace sita nella frazione Fornaci di Briosco, a pochi chilometri dal parco. Caratteristica del manufatto, la cui costruzione è avvenuta in diversi momenti a partire da marzo 2021, è di essere in stato di rovina fin dai suoi primi giorni di vita: la sua forma è, infatti, immediatamente aggredibile dagli agenti atmosferici e da innumerevoli altre forze, sia animali sia vegetali.
Al centro della concezione del manufatto vi è il concetto di “bivacco”: un luogo di coabitazione nonché l’occasione per atti di socializzazione, come suggeriscono il forno in terra cruda e l’orto estivo, realizzati da Contini come parti integranti dell'opera. L'orto è attivato dalla costante presenza di acqua, privo quindi di un'irrigazione artificiale, e presenta la coltivazione di verdure siciliane e siculo-bengalesi, un’ulteriore paradossale riflessione sulle mutazioni climatiche. Non tutta l'opera è accessibile al pubblico. Contini ha infatti favorito la formazione di numerosi anfratti all’interno delle strutture costitutive del bivacco: questi luoghi ci risultano preclusi e il loro utilizzo da parte di animali e vegetali è del tutto imprevedibile e non controllabile.
Il 19 settembre il pubblico sarà invitato a percorrere Bivacco interspecie accompagnato dall'artista, che ne racconterà la genesi e gli sviluppi, aprendo a un confronto collettivo sui diversi fenomeni che interessano l'operazione.
Leone Contini (Firenze, 1976) ha studiato filosofia e antropologia culturale all’Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra pratiche creative e lavoro etnografico, focalizzandosi primariamente su conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore e su come tutti questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare. Le sue pratiche includono lecture-performance, interventi nello spazio pubblico, narrazioni testuali e audio-visuali e disegni. Ha tenuto interventi ed esposto, tra i tanti, al Mudec di Milano, Mart di Rovereto, Cittadellarte a Biella, Delfina Foundation di Londra, Kunstverein di Amsterdam, Kunstraum di Monaco, Manifesta a Palermo, Maxxi a Roma e Fondazione Sandretto a Torino.
Bivacco interspecie consiste in un manufatto realizzato con un impasto di terra cruda argillosa e scarti di terracotta provenienti da una vicina fornace sita nella frazione Fornaci di Briosco, a pochi chilometri dal parco. Caratteristica del manufatto, la cui costruzione è avvenuta in diversi momenti a partire da marzo 2021, è di essere in stato di rovina fin dai suoi primi giorni di vita: la sua forma è, infatti, immediatamente aggredibile dagli agenti atmosferici e da innumerevoli altre forze, sia animali sia vegetali.
Al centro della concezione del manufatto vi è il concetto di “bivacco”: un luogo di coabitazione nonché l’occasione per atti di socializzazione, come suggeriscono il forno in terra cruda e l’orto estivo, realizzati da Contini come parti integranti dell'opera. L'orto è attivato dalla costante presenza di acqua, privo quindi di un'irrigazione artificiale, e presenta la coltivazione di verdure siciliane e siculo-bengalesi, un’ulteriore paradossale riflessione sulle mutazioni climatiche. Non tutta l'opera è accessibile al pubblico. Contini ha infatti favorito la formazione di numerosi anfratti all’interno delle strutture costitutive del bivacco: questi luoghi ci risultano preclusi e il loro utilizzo da parte di animali e vegetali è del tutto imprevedibile e non controllabile.
Il 19 settembre il pubblico sarà invitato a percorrere Bivacco interspecie accompagnato dall'artista, che ne racconterà la genesi e gli sviluppi, aprendo a un confronto collettivo sui diversi fenomeni che interessano l'operazione.
Leone Contini (Firenze, 1976) ha studiato filosofia e antropologia culturale all’Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra pratiche creative e lavoro etnografico, focalizzandosi primariamente su conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore e su come tutti questi fenomeni influenzino il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui si trova a operare. Le sue pratiche includono lecture-performance, interventi nello spazio pubblico, narrazioni testuali e audio-visuali e disegni. Ha tenuto interventi ed esposto, tra i tanti, al Mudec di Milano, Mart di Rovereto, Cittadellarte a Biella, Delfina Foundation di Londra, Kunstverein di Amsterdam, Kunstraum di Monaco, Manifesta a Palermo, Maxxi a Roma e Fondazione Sandretto a Torino.
19
settembre 2021
Leone Contini – Bivacco interspecie
19 settembre 2021
arte contemporanea
arti performative
arti performative
Location
FONDAZIONE PIETRO E ALBERTO ROSSINI
Briosco, Via Col Del Frejus, 3, (Monza E Brianza)
Briosco, Via Col Del Frejus, 3, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
17.00 - 20.00
Vernissage
19 Settembre 2021, 17.00 - 20.00, su invito
Sito web
Autore
Curatore