Il titolo della mostra cita i due quadri di Anna Maria Terracini dipinti nel 2001; questi danno le tonalità cromatiche ricorrenti della mostra; negli altri autori presenti si sono scelti i quadri con le tonalità che più si avvicinavano a quelli della Terracini: colori tenui, figure appena accennate, che sfumano verso l’astratto. La serie di omini allungati, come le sculture di Giacometti, pur venendo da immagini storiche, hanno perso la loro drammaticità; mantengono però un’ossessività e un ritmo ripetitivo, come visto in un sogno: figure allusive come è suggerito dai loro titoli. E’ rispettata l’individualità degli altri autori: essi sono diversi tra loro. Petricca ha una sua vena naturalistica, Funaro dipinge la campagna del nord Europa, Brizzi e Giuffrè sono uniti per le ampie pennellate dei loro quadri astratti.