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Lex – Meno Lex più Lux
I volti dei grandi della pace ritratti da Lex.
Comunicato stampa
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"Meno LEX più LUX". Queste sono le parole che leggiamo incise con il taglierino in un angoletto di via del Boschetto a Roma. Parole che nascondo un certo astio nei confronti di uno dei più discussi artisti contemporanei.
"Lex è nato a Roma durante il regime fascista nel 1922. Durante il regime pensò al principio che il fascismo avrebbe portato la società a vivere in modo ordinato e sereno al di fuori da ogni sorta di caos. Bastò poco a fargli cambiare idea, si trasferì in Argentina e lì visse fino al 2001 lavorando come professore di filosofia. Tornato in Italia fece fatica ad integrarsi nuovamente, il suo esilio forse non era durato abbastanza non si sentiva più italiano o per lo meno, aveva perso le radici con la propria terra. Si rinchiuse in un piccolo appartamento a via dei Piceni nel quartiere di san Lorenzo ed iniziò a fabbricare candele da vendere alla gente del quartiere. Condivideva l'appartamento con un altro coetaneo che aveva perso la moglie da poco, tra i due naque una profonda amicizia. I due anziani signori odiavano la società che li circondava così di giorno producevano e vendevano candele, di notte dipingevano sui muri grandi ritratti con le firme di Lex e -sten-. Lex, la nuova legge, si manifestò attraverso messaggi di pace e fratellanza, anche se il rancore verso la società contemporanea era forte il sentimento dell'amore cresceva giorno per giorno. I ritratti dei nobel per la pace che Lex conobbe nell'arco della sua lunga vita durante il soggiorno in Argentina furono ingranditi e dipinti sui muri di Roma. I ritratti di quei grandi personaggi erano foto che Lex stesso aveva scattato durante gli incontri che teneva a lezione della sua materia, filosofia della pace."
I quadri esposti rappresentano i progetti che Lex aveva in mente per la strada.
Sono poster attaccati sul legno che servivano all'artista per farsi un idea di quello che sarebbe stato il lavoro per strada.
"Lex è nato a Roma durante il regime fascista nel 1922. Durante il regime pensò al principio che il fascismo avrebbe portato la società a vivere in modo ordinato e sereno al di fuori da ogni sorta di caos. Bastò poco a fargli cambiare idea, si trasferì in Argentina e lì visse fino al 2001 lavorando come professore di filosofia. Tornato in Italia fece fatica ad integrarsi nuovamente, il suo esilio forse non era durato abbastanza non si sentiva più italiano o per lo meno, aveva perso le radici con la propria terra. Si rinchiuse in un piccolo appartamento a via dei Piceni nel quartiere di san Lorenzo ed iniziò a fabbricare candele da vendere alla gente del quartiere. Condivideva l'appartamento con un altro coetaneo che aveva perso la moglie da poco, tra i due naque una profonda amicizia. I due anziani signori odiavano la società che li circondava così di giorno producevano e vendevano candele, di notte dipingevano sui muri grandi ritratti con le firme di Lex e -sten-. Lex, la nuova legge, si manifestò attraverso messaggi di pace e fratellanza, anche se il rancore verso la società contemporanea era forte il sentimento dell'amore cresceva giorno per giorno. I ritratti dei nobel per la pace che Lex conobbe nell'arco della sua lunga vita durante il soggiorno in Argentina furono ingranditi e dipinti sui muri di Roma. I ritratti di quei grandi personaggi erano foto che Lex stesso aveva scattato durante gli incontri che teneva a lezione della sua materia, filosofia della pace."
I quadri esposti rappresentano i progetti che Lex aveva in mente per la strada.
Sono poster attaccati sul legno che servivano all'artista per farsi un idea di quello che sarebbe stato il lavoro per strada.
23
aprile 2009
Lex – Meno Lex più Lux
Dal 23 aprile al 13 maggio 2009
arte contemporanea
Location
THE HOUSE OF LOVE AND DISSENT
Roma, Via Leonina, 85, (Roma)
Roma, Via Leonina, 85, (Roma)
Vernissage
23 Aprile 2009, h 19.30- 23.00
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