La serie di grandi ritratti e le sequenze di back stage che Lidia Bagnoli ha dipinto nel corso degli ultimi mesi sono il risultato di un’appassionante scoperta che parte dal volto espressivo e mutevole dell’attrice Valeria Solarino. Appassionatamente, infatti, Lidia Bagnoli vuole accostarsi e rendere omaggio al cinema attraverso una delle sue figure più nuove e promettenti portando il suo contributo a un mondo che spesso ha affidato al lavoro degli artisti la diffusione della sua immagine più popolare: il volto dei protagonisti dei suoi film.
Valeria Solarino, come figura e per le sue interpretazioni, rappresenta per Lidia Bagnoli un’immagine atipica di donna bellissima ma fuori dagli schemi e la conoscenza personale che ha seguito la prima parte del suo lavoro di indagine figurativa ha confermato un’impressione di estrema intensità accompagnata a una naturalità e modestia non comuni. Nel lavoro di Lidia
Bagnoli si può riconoscere il tratto veloce ed essenziale che caratterizza l’arte mai “minore” dei grandi cartellonisti che hanno contribuito a far grande il cinema italiano, di cui lei utilizza i materiali iconografici (un certo uso della luce, certi tagli, l’uso di alcune colorazioni) .
Parallelamente, Lidia Bagnoli ha tenuto una sorta di diario di lavoro partendo da immagini dell’attrice sul set, in cui il soggetto viene “inquadrato” attraverso la troupe in azione o nei momenti di riposo o di distrazione, in una sequenza che richiama uno story-board.