La pittrice bresciana Liliana Rossini è protagonista della mostra personale dal titolo Forma Materia Colore, a cura di Stefano Cortina e Simone Ferrari, in programma dal 20 novembre al 1° dicembre 2007 negli spazi dell’Associazione Culturale Renzo Cortina di via Mac Mahon 14 a Milano.

L’inaugurazione è prevista il giorno martedì 20 novembre alle ore 18.30.

Per l’occasione sarà proposta una selezione di opere (una ventina circa), alcune delle quali di grandi dimensioni, che documentano gli esiti della più recente stagione creativa dell’artista.

Liliana Rossini è protagonista di una ormai ventennale ricerca estetica di grande forza espressiva, che sin dagli inizi ha individuato nell’interpretazione profonda e sensibile della natura il filo conduttore di un percorso stilistico in continua evoluzione, costantemente contrassegnato da un forte sentimento di gioiosa vitalità.

Attraverso una personale rielaborazione della lezione dei grandi maestri che hanno percorso le vie del naturalismo lirico, a partire dagli impressionisti, passando per le vigorose interpretazioni vangoghiane per giungere fino a certe soluzioni di rimando espressionista, Liliana Rossini ha via via messo a punto un proprio autonomo linguaggio stilistico, caratterizzato dall’intenso cromatismo, fondato sull’utilizzo dei contrasti e dei colori puri, e da una efficace tecnica a spatola, materica e vibrante, attraverso la quale la trasposizione degli elementi naturali (del paesaggio, ma anche del singolo albero, del singolo fiore…) diviene metafora dei sentimenti forti che essi suscitano nella pittrice, che se ne fa così acuta interprete.

Le composizioni più recenti, proposte nella mostra milanese, illustrano una sempre più marcata propensione alla ricerca di una resa plastica delle forme, che tende quasi alla tridimensionalità, ottenuta mediante la generosa sovrapposizione della materia pittorica applicata alla superficie con gesto sicuro, volto anche alla individuazione di contrasti luministici che esaltano il valore cromatico complessivo. Una grande esaltazione fisica del colore-materia giunge quasi in alcune opere a suggerire un disfacimento della visione verso esiti vagamente informali.


Come sottolinea il curatore della personale, Stefano Cortina: “Liliana Rossini esprime con vigore e dolcezza il sogno di una gran parte dell’umanità, tornare alla natura come parafrasi di un vivere maggiormente a contatto con i sentimenti più puri, e per questo primari, dell’uomo”.