Luce Gallery è lieta di inaugurare il programma espositivo dell'anno 2012 proponendo una mostra collettiva di quattro artisti estremamente dediti all'interpretazione non convenzionale del medium pittorico, contemplato, oltre che interrogato, nella dimensione ibrida che germoglia all'interno di molteplici confini liminali. Proprio a partire da questo terreno d'indagine si instaura infatti un gioco dialettico almeno in potenza inesauribile tra superficie e volume, dipinto e scultura, luce e oggetto, o ancora tra tempo e spazio, dove l'illusione formale si rivela l'unico vero contenuto degno di essere esperito.
Il blu, l'indaco, il grigio e tonalità affini costituiscono il sottofondo cromatico dell'intera installazione favorendo un'analisi percettiva per molti versi inedita, in grado di andare oltre il primato del colore, anche al fine di esaltare componenti non tradizionali se relazionati al dipinto. Ed ecco che l'immagine rappresentativa lascia spazio all'espressione astratta e minimale, declinata da ciascun artista secondo un linguaggio a dir poco singolare che tuttavia condivide con le altre creazioni il medesimo impianto sperimentale e intenzionalmente provvisorio.

N.Dash si interroga sulla relazione prossemica fra autore e opera esplorando la latenza scultorea del dipinto e attribuendo ad esso un universo di significati che risiede tanto nella scelta del colore quanto nella carica esperienziale del tessuto impiegato.
Nata nel 1980 a Miami, vive e lavora a New York e in New Mexico. Mostre selezionate: Tanya Bonakdar (New York), Untitled (New York), Nicole Klagsbrun (New York), M+B (Los Angeles).

Scott Reeder nella sua produzione astratta interviene sulla tela con acrilico e spray utilizzando le ombre lasciate da piccoli insiemi di spaghetti per rendere i propri dipinti visivamente scintillanti e densi di carica ritmica.
Nato nel 1970 a Milwaukee, vive e lavora a Chicago. Mostre selezionate: Daniel Reich Gallery (New York), Gavin Brown's Enterprise (New York), Gavlak Projects (Palm Beach), Jack Hanley (San Francisco), Midway Contemporary Art (Minneapolis), Museum of Contemporary Art (Chicago), Tate Modern (London), Milwaukee Art Museum (Wisconsin).

Hugh Scott-Douglas si serve della cianotipia impregnando il tessuto della tela con un'emulsione sensibile alla luce che in seguito all'illuminazione naturale produce variazioni cromatiche del tutto imprevedibili.
Nato nel 1988 a Cambridge, vive e lavora a Toronto. Mostre selezionate: Jessica Silverman (San Francisco), Croy Nielsen (Berlin), The Pratt Institute (New York City), Ottawa Art Gallery (Ottawa), Studio Gallery (Toronto), Cube Gallery (Ottawa), The Stables Studio (Ottawa).

Dan Shaw-Town realizza su carta opere minimali che suggeriscono una prossimità al tridimensionale utilizzando grafite e smalto spray con cui avvolge i fogli in un processo metodico che comprende la marcatura, il rivestimento e lo sfregamento.
Nato nel 1983 nel Regno Unito, vive e lavora a Brooklyn. Mostre selezionate: China Art Objects (LA), Duve (Berlin), Seventeen (London) Unosunove (Rome), Gallery-C e TEAM Gallery (New York) Lisson Gallery (London), Pianissimo (Milan).