Nell’ambito delle rassegne collettive d’arte moderna, concepite quali panoramiche su particolari esperienze internazionali, quest’anno il castello comunale di Barolo, dopo l’antologica dell’artista francese Èmile Marzé, ha ospitato la mostra “L’immagine svelata”.

La rassegna è nata da un rapporto tra diversi mezzi tecnici e diverse forme espressive contemporanee in un confronto diretto fra arte e fotografia. Perciò i lavori presuppongono un’interrelazione (anche personale) fra le elaborazioni fotografiche e quelle pittorico-plastiche, cui si riferiscono alcune reinterpretazioni da parte degli artisti invitati.

La rassegna ha un carattere itinerante con successive sedi espositive a Torino, Acqui Terme, Bentivoglio (Bo).

La galleria torinese “Ai Tre Torchi” da diversi anni collabora con il Comune di Barolo all’allestimento di significative mostre di grafica (ad esempio: Francisco Goya, Incisioni del Rinascimento tedesco, stampe giapponesi dell’800).

Lo studio fotografico “Photoikon”, in questa occasione, si affianca all’iniziativa considerando il diretto rapporto tra la fotografia e la pittura.

La mostra è un percorso aperto e molteplice, un vero e proprio viaggio in compagnia di alcuni personaggi che hanno accettato di collaborare con le rispettive attitudini e specifiche visuali cognitive. E' così per Francesco Guccini che volentieri ha acconsentito di redigere la presentazione in catalogo; così per Edoardo Di Mauro e Roberto Baravalle che, in veste di critici d'arte, hanno scritto testi settoriali; così per il giornalista Gianni Boffa che ha curato un repertorio di considerazioni conclusive. Non ultimi gli artisti (Accigliaro, D’Angelo, Giobbio, Gosso, Griotti, Omedé, Rosso) che hanno rielaborato le immagini scelte da Vacchetto. Inoltre, di tutti, vengono presentate - nelle due sedi espositive - rispettive opere di repertorio pittoriche, plastiche e fotografiche.

La mostra, aperta dall’11 novembre al 30 dicembre 2006, è coordinata dal Comune di Barolo, dall’Associazione Pro Loco in collaborazione con i titolari delle gallerie Giulia Beccaria Ruspini e Ugo Ricciardi.

L’apposito catalogo è pubblicato con testi di Roberto Baravalle, Gianni Boffa, Edoardo Di Mauro e Francesco Guccini.