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Ling Yun / Zhang Fei – Il sentimento orientale e la tecnica occidentale
Quarantacinque opere, perlopiù ritratti, nature morte e paesaggi, testimoniano come Ling Yun e Zhang Fei, seppur giovanissimi, nati negli anni Ottanta del secolo scorso, siano pienamente maturi per quanto attiene la rigorosa formazione artistica, l’attività svolta e i riconoscimenti conseguiti in questi anni, come dimostra anche il nutrito curriculum di ciascuno
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Il sentimento orientale e la tecnica occidentale”, organizzata dall’Accademia delle Arti del Disegno nella Sala delle Esposizioni, in Via Ricasoli n.68, angolo Piazza San Marco, e visitabile con ingresso gratuito dal 3 al 30 novembre 2017, illustra il lavoro di due giovani e talentuosi pittori di nazionalità cinese, Ling Yun e Zhang Fei, che sono stati studenti all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Quarantacinque opere, perlopiù ritratti, nature morte e paesaggi, testimoniano come Ling Yun e Zhang Fei, seppur giovanissimi, nati negli anni Ottanta del secolo scorso, siano pienamente maturi per quanto attiene la rigorosa formazione artistica, l’attività svolta e i riconoscimenti conseguiti in questi anni, come dimostra anche il nutrito curriculum di ciascuno. Ling Yun e Zhang Fei si dimostrano abilissimi nella tecnica della pittura a olio, che per i pittori cinesi rappresenta quasi una conquista “esotica”, poiché la loro pittura tradizionale ha per caposaldo tecnico la pittura ad acquarello su carta e la calligrafia. Passando in rassegna le opere di Ling Yun e Zhang Fei, invece, saranno immediati i rimandi ai lavori di Vermeer, Baschenis, Chardin, Ingres, Fantin Latour, Annigoni.
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, nel testo di presentazione alla mostra sottolinea come “uno sguardo ai loro portfolio ci convince che sanno fare tutto: il ritratto a figura intera, le teste, i gruppi in un interno, le botteghe degli antichi mestieri, le nature morte di fiori e oggetti, i paesaggi. Come invitati affamati di fronte alle innumerevoli portate di un banchetto, i due giovani artisti tutto assaggiano e tutto assimilano, per nutrire con tali ricche sostanze il loro repertorio”.
Uno stile pittorico decisamente colto e intriso di tendenze iperrealistiche è ciò che caratterizza le opere di Ling Yun e Zhang Fei esposte in mostra: lavori sorprendenti per la matura abilità d’esecuzione e per la percezione e l’attenzione verso i dettagli, aspetto, quest’ultimo, che sarebbe fin troppo facile definire “fotografico”, ma che, come prosegue Acidini “tale non è, perché l’occhio del pittore vede e la mano fissa linee, volumi, colori, luci, presenze e distanze, vuoti e pieni che hanno una profonda risonanza psicologica, ben oltre le apparenze smaltate”.
In Cina la pittura a olio riceve sempre maggiore attenzione, sia da parte degli artisti che dalle istituzioni culturali del paese, tanto che negli ultimi decenni le Accademie d’arte hanno istituito dipartimenti specializzati nella tecnica a olio e artisti di nazionalità cinese che operano con questa tecnica si sono imposti all’attenzione internazionale riscuotendo grande successo.
Ling Yun e Zhang Fei hanno deciso di studiare e perfezionare la loro tecnica a Firenze spinti da un profondo desiderio di dialogare direttamente con la grande arte del passato, in particolare del nostro Rinascimento, per tornare alle radici di un modo di “fare arte” che non è più soltanto locale, ovvero fiorentino, italiano ed europeo, ma oramai globale, in quanto espressione di un senso della bellezza che è al di fuori delle fluttuazioni dei canoni mutevoli e delle mode effimere e passeggere.
Un’iniziativa espositiva fedele ai propositi fondanti dell’Accademia delle Arti del Disegno che prima al mondo, nel 1673, propose pubbliche esposizioni artistiche dai chiari intenti istituzionali presso i chiostri del convento della Santissima Annunziata, con il proposito di stimolare l’arte e i suoi autori, anche i giovani artisti. L’antica Accademia, con i suoi 454 anni di storia, resta fedele al proposito dei fondatori di garantire il valore intellettuale dell’attività artistica, favorire il dialogo tra gli artisti, gli accademici e i non accademici, supportando l’arte e gli artisti della contemporaneità.
Ling Yun ha trent’anni, è nato nel 1987 a Hangzhou, vicino a Shanghai e si è laureato nel 2010 all’Accademia di Belle Arti in Cina, proseguendo poi gli studi in Italia, diplomandosi nel 2015 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove vive e lavora.
Zhang Fei ha trentasette anni e anche lui è nato a Hangzhou, vicino a Shanghai, nel 1980 dove vive e lavora. Laureatosi nel 2006 all’Accademia delle Belle Arti in Cina, e successivamente diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa fin da giovanissimo a mostre d’importanza nazionale e internazionale e i suoi lavori sono entrati a far parte di importanti collezioni private e istituzionali.
Dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, interverranno Domenico Viggiano, Direttore della Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno e Giandomenico Semeraro per l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Saranno presenti gli artisti Zhang Fei e Ling Yun.
Quarantacinque opere, perlopiù ritratti, nature morte e paesaggi, testimoniano come Ling Yun e Zhang Fei, seppur giovanissimi, nati negli anni Ottanta del secolo scorso, siano pienamente maturi per quanto attiene la rigorosa formazione artistica, l’attività svolta e i riconoscimenti conseguiti in questi anni, come dimostra anche il nutrito curriculum di ciascuno. Ling Yun e Zhang Fei si dimostrano abilissimi nella tecnica della pittura a olio, che per i pittori cinesi rappresenta quasi una conquista “esotica”, poiché la loro pittura tradizionale ha per caposaldo tecnico la pittura ad acquarello su carta e la calligrafia. Passando in rassegna le opere di Ling Yun e Zhang Fei, invece, saranno immediati i rimandi ai lavori di Vermeer, Baschenis, Chardin, Ingres, Fantin Latour, Annigoni.
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, nel testo di presentazione alla mostra sottolinea come “uno sguardo ai loro portfolio ci convince che sanno fare tutto: il ritratto a figura intera, le teste, i gruppi in un interno, le botteghe degli antichi mestieri, le nature morte di fiori e oggetti, i paesaggi. Come invitati affamati di fronte alle innumerevoli portate di un banchetto, i due giovani artisti tutto assaggiano e tutto assimilano, per nutrire con tali ricche sostanze il loro repertorio”.
Uno stile pittorico decisamente colto e intriso di tendenze iperrealistiche è ciò che caratterizza le opere di Ling Yun e Zhang Fei esposte in mostra: lavori sorprendenti per la matura abilità d’esecuzione e per la percezione e l’attenzione verso i dettagli, aspetto, quest’ultimo, che sarebbe fin troppo facile definire “fotografico”, ma che, come prosegue Acidini “tale non è, perché l’occhio del pittore vede e la mano fissa linee, volumi, colori, luci, presenze e distanze, vuoti e pieni che hanno una profonda risonanza psicologica, ben oltre le apparenze smaltate”.
In Cina la pittura a olio riceve sempre maggiore attenzione, sia da parte degli artisti che dalle istituzioni culturali del paese, tanto che negli ultimi decenni le Accademie d’arte hanno istituito dipartimenti specializzati nella tecnica a olio e artisti di nazionalità cinese che operano con questa tecnica si sono imposti all’attenzione internazionale riscuotendo grande successo.
Ling Yun e Zhang Fei hanno deciso di studiare e perfezionare la loro tecnica a Firenze spinti da un profondo desiderio di dialogare direttamente con la grande arte del passato, in particolare del nostro Rinascimento, per tornare alle radici di un modo di “fare arte” che non è più soltanto locale, ovvero fiorentino, italiano ed europeo, ma oramai globale, in quanto espressione di un senso della bellezza che è al di fuori delle fluttuazioni dei canoni mutevoli e delle mode effimere e passeggere.
Un’iniziativa espositiva fedele ai propositi fondanti dell’Accademia delle Arti del Disegno che prima al mondo, nel 1673, propose pubbliche esposizioni artistiche dai chiari intenti istituzionali presso i chiostri del convento della Santissima Annunziata, con il proposito di stimolare l’arte e i suoi autori, anche i giovani artisti. L’antica Accademia, con i suoi 454 anni di storia, resta fedele al proposito dei fondatori di garantire il valore intellettuale dell’attività artistica, favorire il dialogo tra gli artisti, gli accademici e i non accademici, supportando l’arte e gli artisti della contemporaneità.
Ling Yun ha trent’anni, è nato nel 1987 a Hangzhou, vicino a Shanghai e si è laureato nel 2010 all’Accademia di Belle Arti in Cina, proseguendo poi gli studi in Italia, diplomandosi nel 2015 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove vive e lavora.
Zhang Fei ha trentasette anni e anche lui è nato a Hangzhou, vicino a Shanghai, nel 1980 dove vive e lavora. Laureatosi nel 2006 all’Accademia delle Belle Arti in Cina, e successivamente diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa fin da giovanissimo a mostre d’importanza nazionale e internazionale e i suoi lavori sono entrati a far parte di importanti collezioni private e istituzionali.
Dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, interverranno Domenico Viggiano, Direttore della Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno e Giandomenico Semeraro per l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Saranno presenti gli artisti Zhang Fei e Ling Yun.
03
novembre 2017
Ling Yun / Zhang Fei – Il sentimento orientale e la tecnica occidentale
Dal 03 al 30 novembre 2017
arte contemporanea
Location
ACCADEMIA DELLE ARTI DEL DISEGNO – VIA RICASOLI
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Firenze, Via Ricasoli, 68, (Firenze)
Orario di apertura
Da martedì a sabato: ore 10.00 - 13.00 / 17.00 - 19.00
Domenica: ore 10.00 - 13.00
Lunedì chiuso
Vernissage
3 Novembre 2017, ore 17.30
Editore
POLISTAMPA
Autore