IONOI è un progetto ideato durante i giorni del lock-down a Porto Ercole quando l’artista lasciando Milano vi è arrivata. Dal quel momento è nato uno stretto legame con il piccolo centro dell’Argentario e con i suoi abitanti.
“Ho conosciuto una Porto Ercole vuota, nel silenzio del lock-down. Le poche persone incontrate avevano tutte la mascherina protettiva, e ancora oggi di alcune non ho mai visto la parte inferiore del viso. Sono riconoscibili solo dalla parte superiore, la parte celata non le caratterizza più, come se non esistesse”.
Da questa constatazione e dall’osservazione del comportamento responsabile degli abitanti del paese, è nata un’idea originale: creare una trasparenza, riempire con delle immagini il “vuoto” inciso sui volti da quello strumento indispensabile di protezione.
“Ho fotografato diverse persone sovrapponendo alla parte celata del viso, cancellata dalla mascherina, lo sfondo dietro di loro. Ogni sfondo è stato cercato e scelto insieme alla persona ritratta, in modo che rivelasse qualcosa del suo IO”.
E agli abitanti del paese, al loro senso di responsabilità nel trasformare la protezione del loro IO in quella di NOI tutti, Liora Reich dedica l’esposizione delle foto così realizzate.
“Al di là di mostrare il “volto” delle persone di Porto Ercole, il mio progetto ci riconnette all'unità umana, la vera forza vincente contro quella divisiva del virus. Vorrei ringraziare questa gente per lo IONOI che con loro ho condiviso e sto ancora condividendo, un periodo in cui l’IO e il NOI sono diventati un tutt’uno”