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L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore
È intitolata L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore, la prima mostra temporanea appositamente prodotta per il Museo M9 dalla Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie ed aperta da sabato 22 dicembre 2018 a domenica 16 giugno 2019 negli spazi al terzo piano del complesso museale di via Pascoli 11 a Venezia Mestre.
Comunicato stampa
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È intitolata L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore, la prima mostra temporanea appositamente prodotta per il Museo M9 dalla Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie ed aperta da sabato 22 dicembre 2018 a domenica 16 giugno 2019 negli spazi al terzo piano del complesso museale di via Pascoli 11 a Venezia Mestre.
L’esposizione, curata da Denis Curti, propone oltre 230 immagini di formati diversi, a colori e in bianco e nero, scattate da 24 grandi fotografi italiani che raccontano così il Paese nel corso del ’900, in una sorta di ideale continuazione con la narrazione multimediale della mostra permanente sul Ventesimo secolo e sulle sue trasformazioni ospitata nei primi due piani del Museo M9.
I fotografi presenti con i loro scatti sono Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Luca Campigotto, Lisetta Carmi, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Arturo Ghergo, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Riccardo Moncalvo, Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Ferdinando Scianna, Tazio Secchiaroli, Massimo Vitali, artisti che hanno saputo fissare nelle loro immagini storie del Novecento che sono il frutto di un percorso e di un progetto artistico originale e coerente, e che la mostra proposta nel Museo M9 trasforma in una vera e propria antologia di “letture visive” filtrate attraverso la loro personale visione. Un angolo visuale soggettivo che si intreccia con le narrazioni del Novecento proposte nella mostra permanente multimediale, in cui ognuno, può scoprire e riscostruire le vicende storiche del XX secolo.
Ognuno degli artisti si propone, in questo senso, con uno specifico progetto: Letizia Battaglia - La mafia a Palermo; Olivo Barbieri - Artificial Illuminations; Gianni Berengo Gardin - Morire di classe; Gabriele Basilico - Milano. Ritratti di Fabbriche 1978-1980; Luca Campigotto - Venetia Obscura; Lisetta Carmi - I travestiti; Carla Cerati - Morire di classe e Mondo Cocktail; Giovanni Chiaramonte - Nascosto in prospettiva. Viaggio nella rappresentazione; Mario Cresci - Ritratti reali, Tricarico 1967-1972; Mario De Biasi - Anni Cinquanta; Franco Fontana - Inventare lo spazio; Maurizio Galimberti - Viaggio in Italia; Arturo Ghergo - I divi dagli Anni Trenta agli Anni Cinquanta; Luigi Ghirri - Il profilo delle nuvole; Mario Giacomelli - Io non ho mani che mi accarezzino il volto; Mimmo Jodice - Vedute di Napoli; Francesco Jodice - Cartoline dagli altri spazi; Nino Migliori - Gente dell’Emilia; Riccardo Moncalvo - Le vacanze; Ugo Mulas. Bar Jamaica; Fulvio Roiter - Intorno al Neorealismo; Ferdinando Scianna - Feste religiose in Sicilia; Tazio Secchiaroli - Tazio Secchiaroli e Federico Fellini; Massimo Vitali - Le spiagge e le discoteche italiane.
L’esposizione è completata da un vasto archivio documentario dedicato agli autori, formato da una selezione di circa 100 libri in libera consultazione e da un ricco palinsesto di video-interviste e documentari.
La mostra sarà inoltre accompagnata da un intenso programma di eventi collaterali.
Il catalogo, edito da Marsilio Editori, è arricchito, oltre che dalle fotografie presenti in mostra, anche da un testo introduttivo di Michele Smargiassi e da un saggio di Denis Curti, autore anche delle schede critiche.
M9 è il grande Museo multimediale del ’900 al centro del nuovo distretto di rigenerazione urbana che affianca l’innovazione culturale e tecnologica, al retail, all’intrattenimento e ai servizi.
Sarà inaugurato a Mestre il 1° dicembre 2018 ed è il progetto più importante della Fondazione di Venezia per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana. Realizzazione e sviluppo di M9 sono stati affidati a Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
Ispirato a esperienze internazionali di rigenerazione urbana, M9 propone un format innovativo nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
M9, la cui architettura è stata progettata dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, è presentato alle Corderie dell’Arsenale nella mostra FREESPACE, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
L’esposizione, curata da Denis Curti, propone oltre 230 immagini di formati diversi, a colori e in bianco e nero, scattate da 24 grandi fotografi italiani che raccontano così il Paese nel corso del ’900, in una sorta di ideale continuazione con la narrazione multimediale della mostra permanente sul Ventesimo secolo e sulle sue trasformazioni ospitata nei primi due piani del Museo M9.
I fotografi presenti con i loro scatti sono Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Luca Campigotto, Lisetta Carmi, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Arturo Ghergo, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Riccardo Moncalvo, Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Ferdinando Scianna, Tazio Secchiaroli, Massimo Vitali, artisti che hanno saputo fissare nelle loro immagini storie del Novecento che sono il frutto di un percorso e di un progetto artistico originale e coerente, e che la mostra proposta nel Museo M9 trasforma in una vera e propria antologia di “letture visive” filtrate attraverso la loro personale visione. Un angolo visuale soggettivo che si intreccia con le narrazioni del Novecento proposte nella mostra permanente multimediale, in cui ognuno, può scoprire e riscostruire le vicende storiche del XX secolo.
Ognuno degli artisti si propone, in questo senso, con uno specifico progetto: Letizia Battaglia - La mafia a Palermo; Olivo Barbieri - Artificial Illuminations; Gianni Berengo Gardin - Morire di classe; Gabriele Basilico - Milano. Ritratti di Fabbriche 1978-1980; Luca Campigotto - Venetia Obscura; Lisetta Carmi - I travestiti; Carla Cerati - Morire di classe e Mondo Cocktail; Giovanni Chiaramonte - Nascosto in prospettiva. Viaggio nella rappresentazione; Mario Cresci - Ritratti reali, Tricarico 1967-1972; Mario De Biasi - Anni Cinquanta; Franco Fontana - Inventare lo spazio; Maurizio Galimberti - Viaggio in Italia; Arturo Ghergo - I divi dagli Anni Trenta agli Anni Cinquanta; Luigi Ghirri - Il profilo delle nuvole; Mario Giacomelli - Io non ho mani che mi accarezzino il volto; Mimmo Jodice - Vedute di Napoli; Francesco Jodice - Cartoline dagli altri spazi; Nino Migliori - Gente dell’Emilia; Riccardo Moncalvo - Le vacanze; Ugo Mulas. Bar Jamaica; Fulvio Roiter - Intorno al Neorealismo; Ferdinando Scianna - Feste religiose in Sicilia; Tazio Secchiaroli - Tazio Secchiaroli e Federico Fellini; Massimo Vitali - Le spiagge e le discoteche italiane.
L’esposizione è completata da un vasto archivio documentario dedicato agli autori, formato da una selezione di circa 100 libri in libera consultazione e da un ricco palinsesto di video-interviste e documentari.
La mostra sarà inoltre accompagnata da un intenso programma di eventi collaterali.
Il catalogo, edito da Marsilio Editori, è arricchito, oltre che dalle fotografie presenti in mostra, anche da un testo introduttivo di Michele Smargiassi e da un saggio di Denis Curti, autore anche delle schede critiche.
M9 è il grande Museo multimediale del ’900 al centro del nuovo distretto di rigenerazione urbana che affianca l’innovazione culturale e tecnologica, al retail, all’intrattenimento e ai servizi.
Sarà inaugurato a Mestre il 1° dicembre 2018 ed è il progetto più importante della Fondazione di Venezia per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana. Realizzazione e sviluppo di M9 sono stati affidati a Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
Ispirato a esperienze internazionali di rigenerazione urbana, M9 propone un format innovativo nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
M9, la cui architettura è stata progettata dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, è presentato alle Corderie dell’Arsenale nella mostra FREESPACE, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
22
dicembre 2018
L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore
Dal 22 dicembre 2018 al 16 giugno 2019
fotografia
Location
M9 MUSEO MULTIMEDIALE DEL 900
Venezia, via Giovanni Pascoli, 11
Venezia, via Giovanni Pascoli, 11
Vernissage
22 Dicembre 2018, su invito
Autore
Curatore