Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Liudvikas Buklys – Study
Liudvikas Buklys lavora da sempre sul labile confine che separa l’opera dalla propria commistione linguistica e quindi fruitiva. Tutto il suo lavoro consiste in effetti in un continuo innesco di una messa in forma che coinvolge così ogni aspetto della propria enunciabilità innestata tra un indefinito al di là del principio del progetto e un’ambigua vicinanza ad un compimento da sempre sventato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Enrico Fornello presenta la prima personale in Italia dell’artista lituano Liudvikas Buklys.
Liudvikas Buklys lavora da sempre sul labile confine che separa l’opera dalla propria commistione linguistica e quindi fruitiva. Tutto il suo lavoro consiste in effetti in un continuo innesco di una messa in forma che coinvolge così ogni aspetto della propria enunciabilità innestata tra un indefinito al di là del principio del progetto e un’ambigua vicinanza ad un compimento da sempre sventato. La mostra, esemplarmente intitolata Study, cerca infatti di approcciare gli innumerevoli moventi di ciò che è costitutivamente destinato a rimanere irrisolto ed indecidibile. L’artista crea infatti installazioni osmotiche che interagiscono scopertamente con lo spazio atto a riceverle, instaurando così un cortocircuito grammaticale che mette in scacco qualsiasi intento ricompositivo. La pratica di Buklys sposta infatti sempre un po’ più avanti la soglia del proprio riposizionamento sintattico e semantico, approdando problematicamente nel luogo anfibio in cui l’opera conosce ciò che di sé non potrà mai spiegare ma soltanto dispiegare. Il progetto presentato in questa mostra e che coinvolge oggetti, fotografie, dipinti si rifrange diremmo ‘prgrammaticamente’ in una polverizzazione di indizi che instaurano appunto una morfologia dell’impasse, una malattia della matrice che, anacronisticamente parlando, torna sempre dove non è mai stata.
Con la mostra di Liudvikas Buklys la galleria Enrico Fornello inizia la propria attività a Milano, lo spazio di Via Massimiano verrà utilizzato per le prime due mostre. Nel mese di settembre la galleria si traferirà nello spazio definitivo di Via C. Farini, 57.
Liudvikas Buklys (Vilnius, 1984) vive e lavora a Vilnius. Ha realizzato mostre personali per la galleria Enrico Fornello Milano nel 2010 e per la galleria Tulips and Roses, Vilnius nel 2008. Nel 2007 ha partecipato alla mostra “Vilnius is Burning” alla fondazione Sandretto Re Rebaudengo in Torino e alla mostra « Ideal Academy » al Kunstverein di Munster. In contemporanea alla mostra di Milano partecipa alla collettiva «The Happy Interval” presso la galleria Croy Nielsen di Berlino.
Galleria Enrico Fornello presents the first solo show in Italy of the Lithuanian artist Liudvikas Buklys.
Liudvikas Buklys has always worked on the fleeting limit that detaches the artwork from its own linguistic and fruitive involvements. All his oeuvre consists in triggering a continuous display of forms that engages every aspect of its enunciation, stuck, so to say, in an indefinite “beyond the project principle” and the ambiguous closeness to a fulfilment which remains structurally foiled. The exhibition, in an exemplary way titled Study, seeks in fact to approach the uncountable motives of what is constitutively meant to remain unsolved and unspoken. As a matter of fact, the artist creates osmotic installations, which openly interact with the space suitable to receive them, placing in this way a grammatical short-circuit that imperils any re-compositional attempt. Buklys’ practice pushes every time even further the boundary of his own syntactic and semantic re-location, landing problematically in the amphibious place in which the work knows about itself everything that will never be able to explain but only to unfold. The project presented in this show and which includes objects, photographs, paintings, refracts itself we would say “programmatically” in a pulverization of traces that precisely install a morphology of the impasse, an illness of the matrix which, anachronisticly speaking, returns always to where it has never been.
With Liudvikas Buklys’ exhibition Galleria Enrico Fornello launches its activity in Milan, the first two shows will take place at the space of Via Massimiano. In September the gallery will move to its definitive location in Via C. Farini 57.
Liudvikas Buklys (Vilnius 1984) works and lives in Vilnius. He has done solo shows for the Galleria Enrico Fornello in 2010 and for Tulips and Roses gallery in Vilnius in 2008. In 2007 he took part of the exhibition “Vilnius is Burning” at the Sandretto Re Rebaudengo Foundation in Torino and of the show “Ideal Academy” at the Munster Kunstverein. Along with the exhibition in Milan, he will be taking part of the group show “The Happy Interval” at the Croy Nielsen gallery in Berlin.
Liudvikas Buklys lavora da sempre sul labile confine che separa l’opera dalla propria commistione linguistica e quindi fruitiva. Tutto il suo lavoro consiste in effetti in un continuo innesco di una messa in forma che coinvolge così ogni aspetto della propria enunciabilità innestata tra un indefinito al di là del principio del progetto e un’ambigua vicinanza ad un compimento da sempre sventato. La mostra, esemplarmente intitolata Study, cerca infatti di approcciare gli innumerevoli moventi di ciò che è costitutivamente destinato a rimanere irrisolto ed indecidibile. L’artista crea infatti installazioni osmotiche che interagiscono scopertamente con lo spazio atto a riceverle, instaurando così un cortocircuito grammaticale che mette in scacco qualsiasi intento ricompositivo. La pratica di Buklys sposta infatti sempre un po’ più avanti la soglia del proprio riposizionamento sintattico e semantico, approdando problematicamente nel luogo anfibio in cui l’opera conosce ciò che di sé non potrà mai spiegare ma soltanto dispiegare. Il progetto presentato in questa mostra e che coinvolge oggetti, fotografie, dipinti si rifrange diremmo ‘prgrammaticamente’ in una polverizzazione di indizi che instaurano appunto una morfologia dell’impasse, una malattia della matrice che, anacronisticamente parlando, torna sempre dove non è mai stata.
Con la mostra di Liudvikas Buklys la galleria Enrico Fornello inizia la propria attività a Milano, lo spazio di Via Massimiano verrà utilizzato per le prime due mostre. Nel mese di settembre la galleria si traferirà nello spazio definitivo di Via C. Farini, 57.
Liudvikas Buklys (Vilnius, 1984) vive e lavora a Vilnius. Ha realizzato mostre personali per la galleria Enrico Fornello Milano nel 2010 e per la galleria Tulips and Roses, Vilnius nel 2008. Nel 2007 ha partecipato alla mostra “Vilnius is Burning” alla fondazione Sandretto Re Rebaudengo in Torino e alla mostra « Ideal Academy » al Kunstverein di Munster. In contemporanea alla mostra di Milano partecipa alla collettiva «The Happy Interval” presso la galleria Croy Nielsen di Berlino.
Galleria Enrico Fornello presents the first solo show in Italy of the Lithuanian artist Liudvikas Buklys.
Liudvikas Buklys has always worked on the fleeting limit that detaches the artwork from its own linguistic and fruitive involvements. All his oeuvre consists in triggering a continuous display of forms that engages every aspect of its enunciation, stuck, so to say, in an indefinite “beyond the project principle” and the ambiguous closeness to a fulfilment which remains structurally foiled. The exhibition, in an exemplary way titled Study, seeks in fact to approach the uncountable motives of what is constitutively meant to remain unsolved and unspoken. As a matter of fact, the artist creates osmotic installations, which openly interact with the space suitable to receive them, placing in this way a grammatical short-circuit that imperils any re-compositional attempt. Buklys’ practice pushes every time even further the boundary of his own syntactic and semantic re-location, landing problematically in the amphibious place in which the work knows about itself everything that will never be able to explain but only to unfold. The project presented in this show and which includes objects, photographs, paintings, refracts itself we would say “programmatically” in a pulverization of traces that precisely install a morphology of the impasse, an illness of the matrix which, anachronisticly speaking, returns always to where it has never been.
With Liudvikas Buklys’ exhibition Galleria Enrico Fornello launches its activity in Milan, the first two shows will take place at the space of Via Massimiano. In September the gallery will move to its definitive location in Via C. Farini 57.
Liudvikas Buklys (Vilnius 1984) works and lives in Vilnius. He has done solo shows for the Galleria Enrico Fornello in 2010 and for Tulips and Roses gallery in Vilnius in 2008. In 2007 he took part of the exhibition “Vilnius is Burning” at the Sandretto Re Rebaudengo Foundation in Torino and of the show “Ideal Academy” at the Munster Kunstverein. Along with the exhibition in Milan, he will be taking part of the group show “The Happy Interval” at the Croy Nielsen gallery in Berlin.
27
gennaio 2010
Liudvikas Buklys – Study
Dal 27 gennaio al 13 marzo 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA ENRICOFORNELLO 2
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Milano, Via Massimiano, 25, (Milano)
Orario di apertura
Martedì-Sabato 14-19
Vernissage
27 Gennaio 2010, ore 17
Autore