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Lo spazio della memoria
Tre artisti che hanno nella memoria il minimo comune denominatore del loro lavoro, autonomo l’uno rispetto all’altro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la mostra “Biasi, Costa & Ferrari - Lo spazio della memoria”, la Galleria Blu intende sottolineare ancora
una volta il proprio interesse per il tema della memoria, un tema che ha costituito una sorta di filo conduttore
delle proposte fatte in galleria e si presenta, ora, in una sintesi meditata, come garanzia dell’impegno profuso
per un’attività espositiva non identificabile con il solo mercato di opere.
In questa occasione la galleria presenta tre artisti, i quali hanno operato a partire dagli anni ’60 su un versante
dell’arte cui non è stata ancora prestata la dovuta attenzione né dalla critica, né dal mercato, che hanno nella
memoria il minimo comune denominatore del loro lavoro, autonomo l’uno rispetto all’altro.
Guido Biasi intitola una sua importante serie di lavori “mnemoteche”, opere in cui l’artista si occupa
prevalentemente della memoria come immensa fototeca mentale di “immagini citate” e di “immagini
immaginate”, queste ultime come rappresentazioni mentali del tutto virtuali, le prime correlate a qualcosa di
reale, di vissuto, per poi passare al ciclo delle “museologie”, ovvero al luogo preposto per la memoria.
Claudio Costa si fa carico dell’identità umana ricostruendo materialmente finti reperti primordiali, comprese
ricostruzioni antropologiche delle sembianze umane, per poi approdare a una curiosa e continua allusione ai
misteri dell’alchimia.
Vincenzo Ferrari costruisce vari momenti del suo lavoro partendo da un’esperienza concettuale legata ai
luoghi comuni riguardanti il colore, l’alfabeto, le materie come strumenti espressivi ereditati dal passato
e destinati a rimanere nel futuro, per arrivare poi ai più recenti lavori dal titolo “ProMemoria”, dove
compaiono costantemente elementi simbolici legati ad antiche tradizioni mitologiche.
Le prime apparizioni di Biasi, Costa e Ferrari alla Blu risalgono all’inizio degli anni ’70, per poi proseguire
fino ad arrivare alle personali a loro dedicate dalla galleria nel 2008 (dal titolo “Guido Biasi – Un eretico
dell’arte”, “Claudio Costa – Dov’è l’alto? Dov’è il basso?” e “Vincenzo Ferrari – Carte d’identità”).
La mostra “Biasi, Costa & Ferrari - Lo spazio della memoria” è il secondo momento di un percorso
inaugurato con la precedente esposizione: “Fuoco Sacro – Il valore della memoria” e che si concluderà con la
presentazione dei lavori dei contemporanei Federico Guida, Davide Nido e Alessandro Verdi, artisti in cui la
galleria ha riconosciuto i presupposti per un autentico “futuro della memoria”.
una volta il proprio interesse per il tema della memoria, un tema che ha costituito una sorta di filo conduttore
delle proposte fatte in galleria e si presenta, ora, in una sintesi meditata, come garanzia dell’impegno profuso
per un’attività espositiva non identificabile con il solo mercato di opere.
In questa occasione la galleria presenta tre artisti, i quali hanno operato a partire dagli anni ’60 su un versante
dell’arte cui non è stata ancora prestata la dovuta attenzione né dalla critica, né dal mercato, che hanno nella
memoria il minimo comune denominatore del loro lavoro, autonomo l’uno rispetto all’altro.
Guido Biasi intitola una sua importante serie di lavori “mnemoteche”, opere in cui l’artista si occupa
prevalentemente della memoria come immensa fototeca mentale di “immagini citate” e di “immagini
immaginate”, queste ultime come rappresentazioni mentali del tutto virtuali, le prime correlate a qualcosa di
reale, di vissuto, per poi passare al ciclo delle “museologie”, ovvero al luogo preposto per la memoria.
Claudio Costa si fa carico dell’identità umana ricostruendo materialmente finti reperti primordiali, comprese
ricostruzioni antropologiche delle sembianze umane, per poi approdare a una curiosa e continua allusione ai
misteri dell’alchimia.
Vincenzo Ferrari costruisce vari momenti del suo lavoro partendo da un’esperienza concettuale legata ai
luoghi comuni riguardanti il colore, l’alfabeto, le materie come strumenti espressivi ereditati dal passato
e destinati a rimanere nel futuro, per arrivare poi ai più recenti lavori dal titolo “ProMemoria”, dove
compaiono costantemente elementi simbolici legati ad antiche tradizioni mitologiche.
Le prime apparizioni di Biasi, Costa e Ferrari alla Blu risalgono all’inizio degli anni ’70, per poi proseguire
fino ad arrivare alle personali a loro dedicate dalla galleria nel 2008 (dal titolo “Guido Biasi – Un eretico
dell’arte”, “Claudio Costa – Dov’è l’alto? Dov’è il basso?” e “Vincenzo Ferrari – Carte d’identità”).
La mostra “Biasi, Costa & Ferrari - Lo spazio della memoria” è il secondo momento di un percorso
inaugurato con la precedente esposizione: “Fuoco Sacro – Il valore della memoria” e che si concluderà con la
presentazione dei lavori dei contemporanei Federico Guida, Davide Nido e Alessandro Verdi, artisti in cui la
galleria ha riconosciuto i presupposti per un autentico “futuro della memoria”.
10
maggio 2011
Lo spazio della memoria
Dal 10 maggio al primo luglio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA BLU
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Milano, Via Senato, 18, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-12.30 / 15.30-19.00, sabato 15.30-19.00 (chiuso domenica e festivi)
Ufficio stampa
UESSEARTE
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