Viviamo in attesa del loading, dell'apertura, un conto alla rovescia
tra il tempo trascorso e quello che dovrà trascorrere.

La preparazione al reale, il non tempo, sospesi tra la terra e il cielo
perchè indifferenti alla gravità, costretti alla sosta,

ma ostinati a ripartire, come pause dentro un testo, un manipolo di
intuizioni prima di dormire.

Tra un pensiero e l,altro, una fermata e l'altra, un pasto e l'altro,
il tempo invisibile del caricamento.

Il nostro LOADING vuol essere capacità di utilizzare un raggruppamento
di energie poetiche

per portare avanti progettualità integrate in continuo sviluppo e
crescita.

L'idea è quella di realizzare una mostra, non come semplice
esposizione, ma come processo aperto.

La nascita di un evento in cui vengono associati percorsi collettivi
che sfruttano l'espressività al fine di presentare pensieri, azioni e
relazioni fluide.

Un'esperienza, quindi, che vuole mettere in luce come, attraverso il
concetto di autogestione mediatica, si possano originare progetti
artistici

contaminabili e strategie comunicative capaci di fare autonomamente
informazione.

Non solo opere, ma esistenze, non più staticità ma impermanenza, non
necessariamente originalità ma riproducibilità di energia,

non rappresentazione di un unico genio, ma azione collettiva.

L'idea cardine di questo progetto è portare la sperimentazione creativa
all'interno della vita reale e quotidiana,

delle dinamiche collettive e dell'impegno sociale e politico, superando
i concetti di individualità artistica e immobilità da collezionare.

Realizzare poi tutto questo nel Castello Baronale di Acerra per
dimostrare che i luoghi di produzione e incontro della cultura sono
anche altrove.

Portare la vita dentro un castello per aprirne non solo le porte ma
anche le mura.