Loco Couture + RZ é un avvenimento-pretesto in cui si confrontano e scontrano una progettualitá sul prodotto, il gioiello-accessorio, dinamicamente finalizzata all’interazione con l’utente, e una progettualitá che attraverso l’utilizzo dell’oggetto arriva alla definizione di una - seppur soggettiva – interpretazione di questo. Per “traslato” é possibile dire che vengono messi in mostra gli “ingredienti” e la “pietanza” lasciandone implicita, ma comunque riconoscibile, la “ricetta”.

É la sinergia che si innesca fra due situazioni effimere quando queste si trovano ad interagire. Il gioiello - in questa versione depurato dell’aspetto del materiale prezioso – é recuperato nelle sue sole peculiarietá decorative. L’interpretazione fotografica , amplificando le valenze dell’immagine legata all’istante in cui questa é stata “congelata”, rilegge attraverso una chiave diversa l’implicito valore progettuale dei singoli manufatti e della loro messa in scena.

Ció che ne fuoriesce é una situazione artefatta che trova significato proprio nell’estemporaneitá del momento, innescando il possible racconto di una storia. Il prodotto, inteso nei suoi valori piú tradizionali legati alla produzione e successiva commercializzazione, sfuma nell’apparente inconsistenza di un apparato scenico invece complesso nella sua costruzione, tipico delle immagini legate allo stylist. Quanto piú la fotografia – risultato finale di tutta l’operazione – sembrerá essere superficiale ed estemporanea tanto piú probabilmente il raggiungimento di quell’obbiettivo é ricercato e costruito ad arte. É un’operazione questa dello stylist che diventa momento di connessione tra due ambiti, moda e design, molto spesso accomunati, ma che rispondono a logiche creative, produttive e di mercato completamente diverse.

Questa piccola, circoscritta e minimale mostra cerca, in modo discreto, proprio queste finalitá, cucendo temporaneamente il gap esistente tra i valori radicati presenti anche nella superficialitá delle situazioni legate all’apparire (e quindi anche al “sistema moda”) con quelli connessi al mondo della composizione delle forme (ovvero al “sistema design”).