Da domenica 18 a martedì 20 dicembre 2005 si svolgera’ presso l’ex convitto Angelo Mai la rassegna Loop a cura di Lorenzo Benedetti e Francesco Stocchi.



Loop si sviluppa negli spazi del suggestivo ed ampio complesso dell'Angelo Mai nel rione Monti a Roma accogliendo le opere dei 12 artisti invitati, eseguite in sintonia con lo spazio che le ospita. Ogni artista presenta un'edizione, composta da 20 esemplari, che in certi casi costituisce una parte integrante dell'opera presentata.

La vendita delle edizioni garantisce la copertura minima dei costi di produzione dell’intero progetto. L'obiettivo prefissato per il buon esito di Loop è di raggiungere la vendita di 100 esemplari al prezzo di € 85 cad. Acquistando un'edizione il visitatore, oltre a garantirsi il suo valore intrinseco, partecipa in modo decisivo alla realizzazione della mostra.



Il pubblico gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'arte contemporanea. Senza di esso non avremmo la straordinaria offerta di mostre che negli ultimi anni popolano il nostro quotidiano. Ci troviamo di fronte ad una disparità di rapporto tra questa proposta e un attivo interesse del pubblico.



Lo scopo di Loop è rendere il pubblico consapevole della sua indispensabile presenza, offrendo un rapporto di interdipendenza tra produzione artistica e partecipazione attiva, creando in questo modo un dialogo diretto tra artista e pubblico. Gli artisti invitati sono Elisabetta Benassi, Wolfgang Berkowski, Flavio De Marco, Stanislao Di Giugno, Stefania Galegati, Rob Johannesma, Olaf Nicolai, Jorge Peris, Corrado Sassi, Marinella Senatore, Diego Valentino e Italo Zuffi.

Questa mostra propone un esempio di come un progetto può essere racchiuso all’interno di un ecosistema autosufficiente ed indipendente: una microeconomia dell'arte. Il pubblico acquisisce un ruolo decisivo pari a quello dell'artista, in quanto produce con il suo interesse l’opera. Il fruitore in questo modo diventa il generatore stesso dell'evento raccordando due estremità che solitamente non si incontrano.

Il visitatore diventa il promotore del progetto in quanto solo grazie ad esso dipende la sua esistenza: l’Arte è fatta per essere vista dal pubblico e il pubblico rende possibile la visibilità dell’Arte.