Dal 14 dicembre Lorella Mandis sarà ospite con le sue tele presso i locali della succursale Banca Sella di Via Aldo Moro 251 a Olbia. “Senza Parole”, la personale dell’artista originaria della provincia di Oristano, resterà allestita fino all’11 di gennaio


Dopo aver ospitato nel periodo estivo la mostra del pittore sassarese Luigi Cau, che grazie anche alla visibilità ottenuta con l’evento è stato contattato dalla Saatchi Gallery di Londra, la succursale di Olbia accoglie nuovamente un’artista della Sardegna,.

L’appuntamento rientra nell’abito dell’iniziativa L’Arte si Mostra in Succursale, progetto che il Gruppo Banca Sella promuove su tutto il territorio nazionale e che si basa sull’opportunità di concedere agli artisti locali le proprie succursali come spazi espositivi gratuiti in cui allestire le proprie personali. Grazie all’iniziativa sono stati più di 100 gli eventi organizzati sul territorio nazionale negli ultimi 5 anni e già in programma ce ne sono oltre 130 per il solo 2008 nelle succursali di tutta Italia.


Lorella Mandis nasce a Logoro, in provincia di Oristano, dove tuttora vive e lavora. Stimolata fin dall’infanzia dall’atmosfera artistica respirata in famiglia, inizia a confrontarsi con la pittura nel 1982 e fin dai suoi primi passi emerge la voglia di comunicare che la porta a spaziare e a ricercare molteplici linguaggi espressivi. Nel 2002 vince il primo premio “Oasi Paradiso” a Cagliari e da allora partecipa a numerose mostra personali e collettive che la portano in Italia e all’estero, fino al “Nobel dell’Arte” di Montecarlo. Tra i suoi riconoscimenti principali il primo premio di “Pittura Curcuis” e la “Coppa Italart-Cremona”. Nel 2006 ha partecipato a numerose esposizioni: “Omaggio a Ibsen” ad Amalfi, “Pianeta Donna” presso Palazzo Barberini a Roma, “Expo Pisa” e presso Villa della Tesoriera a Torino. Tra gli appuntamenti del 2007 spicca la partecipazione alla Biennale di Firenze.

Particolare predilezione di Lorella Mandino sono i volti femminili. I suoi ritratti lasciano trasparire una grande tensione, comunicano uno stato d’animo inquieto e provocano una reazione emotiva molto forte. I volti ritratti sono spesso senza occhi, diventano maschere che danno il senso della tensione, creato anche dal livido pallore dei colori, soprattutto quel bianco avorio utilizzato per raffigurare in ogni dettaglio anche i difetti. I tratti sono caratterizzati da una pennellata, dinamica, vibrante e autoritaria, che ha come risultato una pittura istintiva ed espressionista.