Sabato 18 novembre 2006 alle ore 18 verrà inaugurata nelle sale del piano nobile di Palazzo Valmarana in corso Fogazzaro, 16 la mostra antologica dedicata al maestro Lorenzo Lovo. Organizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con il gallerista e architetto Antonio Busellato, l’evento si pone come un importante atto dedicato alla cultura locale, un omaggio a Vicenza e ad un suo figlio d’arte il cui lavoro ha avuto importanti meriti nei centri più significativi della cultura artistica nazionale.

“Lorenzo Lovo è un pittore di origine e passione contadina, nato e vissuto a Quinto Vicentino quando Quinto era ancora un covo di case, un’appendice del mondo, dietro l’argine tra Vicenza e Treviso.
Ragazzo, è andato presto a lavorare come argentiere a Vicenza dove ha frequentato una locale scuola di pittura, ma i temi della sua ispirazione sono stati subito quelli della campagna con i cieli grandi, i campi aperti a dileguare verso gli orizzonti, i personaggi incantati del posto. Una pittura di grande racconto, intonata alla nostalgia di un mondo che risogna l’estetica assoluta di una periferia quando era campi e nuvole, e, dietro, a strapiombo, si indovinavano gli orizzonti. La carriera dell’artista è andata via via aprendosi in partecipazioni a mostre personali e collettive in gallerie e centri culturali di rilievo, con presenze ormai ampiamente diffuse in collezioni pubbliche e private a Milano, a Roma, a Reggio Emilia, a Bologna, a Verona, a Vicenza, a Venezia, a Uhlm, a Bruxelles. Conta numerosi cataloghi a firma di Salvatore Fazìa, Ferdinando Camon, Luigi Meneghelli, Roger-Pierre Turine, Liana Bortolon, Marzio dall’Acqua, Raffaele De Grada, Antonio Faccio, Salvatore Maugeri, Giorgio Segato, Francesco Butturini.”
Tratto la Lorenzo Lovo, genius loci, a cura di Salvatore Fazìa.

Nel cuore della città, in uno dei tesori dell’architettura palladiana, sabato 18 novembre verranno presentate al pubblico dalla dr. ssa Maria Lucia Ferraguti e dalla dr. ssa Barbara Passarin una selezione di circa quaranta opere dell’artista suddivise tra dipinti, disegni e sculture.
La mostra verrà inoltre documentata attraverso la pubblicazione di un catalogo-antologia curato del critico d’arte prof. Salvatore Fazìa.

Significativo è anche l’impianto di allestimento della mostra curato dall’architetto Roberto Busellato che in armonia con i giochi palladiani degli ambienti del palazzo, ha pensato anche alla collocazione delle fonti di luce per le opere: una sequenza di lampade e oggetti luminosi realizzati dal laboratorio di design vicentino Oltremondano.