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Lorenzo Malfatti – Le Forme del Silenzio
Pur evolvendosi e mutando, la ricerca di Malfatti è comunque sempre di origine introspettiva e legata all’interiorità, una ricerca che lo colloca nelle esperienze più mature dell’arte contemporanea; un artista sensibile, capace di approfondire gli elementi della realtà in modo sintetico ed emozionale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 29 settembre alla Galleria Arte Daniele Luchetta, nella sede di San Marco 2513/a, si inaugura, presente l’artista, la personale di Lorenzo Malfatti, Le Forme del Silenzio.
Pur evolvendosi e mutando, la ricerca di Malfatti è comunque sempre di origine introspettiva e legata all’interiorità, una ricerca che lo colloca nelle esperienze più mature dell’arte contemporanea; un artista sensibile, capace di approfondire gli elementi della realtà in modo sintetico ed emozionale.
Dopo la sua prima mostra sulla memoria, L’Antico Presente, Malfatti torna con una quindicina di opere inedite a scandagliare un tema affine.
“In silenzio inizia la vita ed in esso torneremo con la morte; nel mezzo, una parentesi sguaiata di rumore riempie il nostro tempo terreno; tempo, questo, così distante dal vivere in armonia con gli elementi naturali, che quando raramente il silenzio invade il nostro campo sonoro quotidiano ci spaventa e ci inquieta”
Così scrive Lorenzo Malfatti nella dedica al padre, in prefazione al catalogo della mostra.
Di qui il silenzio e la sintesi quasi minimalista di queste opere nelle quali si percepisce come una pausa, non un’assenza, ma un’apertura ad una dimensione dell’anima che trae origine dalla sapienza del cuore e dal rigore intellettuale.
La materia è solo il mezzo per evocare l’invisibile, la tela si fa supporto e veicolo di un viaggio alla scoperta di una realtà nascosta ma non per questo meno tangibile.
Le carte, il ferro, il gesso, il vetro trascendono se stessi e diventano espressione della tensione emotiva e spirituale da cui è mosso.
Lorenzo Malfatti nasce nel 1959 a Viareggio (LU), dove ancora oggi vive e lavora. Dopo il liceo scientifico si dedica a svariate esperienze in molti settori della creatività, dalla musica al teatro fino ad approdare al restauro.
La sua vera passione resterà tuttavia il disegno, che il padre pittore gli ha trasmesso fin dall'infanzia, trascorsa nel suo studio assaporando gli aromi della trementina, dei colori ad olio e degli inchiostri. Inizia così ad interessarsi alla decorazione e specialmente allo studio del vetro, materiale che lo affascina e lo rapisce.
Dal 1986 inizia a concretizzare i risultati delle sue esperienze presentando le prime opere su supporto ligneo dipinto e con inserzioni in vetro fuso, oltre ad alcune sculture polimateriche anch'esse contenenti elementi di fusione vitrea. Partecipa a varie esposizioni collettive e nel 1997 presenta la sua prima personale. Da allora è attivo soprattutto come pittore e, pur non abbandonando i supporti lignei, si dedica alla produzione di grandi tele. Dal 2000 collabora permanentemente con la Galleria Arte Daniele Luchetta.
Pur evolvendosi e mutando, la ricerca di Malfatti è comunque sempre di origine introspettiva e legata all’interiorità, una ricerca che lo colloca nelle esperienze più mature dell’arte contemporanea; un artista sensibile, capace di approfondire gli elementi della realtà in modo sintetico ed emozionale.
Dopo la sua prima mostra sulla memoria, L’Antico Presente, Malfatti torna con una quindicina di opere inedite a scandagliare un tema affine.
“In silenzio inizia la vita ed in esso torneremo con la morte; nel mezzo, una parentesi sguaiata di rumore riempie il nostro tempo terreno; tempo, questo, così distante dal vivere in armonia con gli elementi naturali, che quando raramente il silenzio invade il nostro campo sonoro quotidiano ci spaventa e ci inquieta”
Così scrive Lorenzo Malfatti nella dedica al padre, in prefazione al catalogo della mostra.
Di qui il silenzio e la sintesi quasi minimalista di queste opere nelle quali si percepisce come una pausa, non un’assenza, ma un’apertura ad una dimensione dell’anima che trae origine dalla sapienza del cuore e dal rigore intellettuale.
La materia è solo il mezzo per evocare l’invisibile, la tela si fa supporto e veicolo di un viaggio alla scoperta di una realtà nascosta ma non per questo meno tangibile.
Le carte, il ferro, il gesso, il vetro trascendono se stessi e diventano espressione della tensione emotiva e spirituale da cui è mosso.
Lorenzo Malfatti nasce nel 1959 a Viareggio (LU), dove ancora oggi vive e lavora. Dopo il liceo scientifico si dedica a svariate esperienze in molti settori della creatività, dalla musica al teatro fino ad approdare al restauro.
La sua vera passione resterà tuttavia il disegno, che il padre pittore gli ha trasmesso fin dall'infanzia, trascorsa nel suo studio assaporando gli aromi della trementina, dei colori ad olio e degli inchiostri. Inizia così ad interessarsi alla decorazione e specialmente allo studio del vetro, materiale che lo affascina e lo rapisce.
Dal 1986 inizia a concretizzare i risultati delle sue esperienze presentando le prime opere su supporto ligneo dipinto e con inserzioni in vetro fuso, oltre ad alcune sculture polimateriche anch'esse contenenti elementi di fusione vitrea. Partecipa a varie esposizioni collettive e nel 1997 presenta la sua prima personale. Da allora è attivo soprattutto come pittore e, pur non abbandonando i supporti lignei, si dedica alla produzione di grandi tele. Dal 2000 collabora permanentemente con la Galleria Arte Daniele Luchetta.
29
settembre 2006
Lorenzo Malfatti – Le Forme del Silenzio
Dal 29 settembre al 15 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE DANIELE LUCHETTA – DORSODURO
Venezia, Dorsoduro, 869, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 869, (Venezia)
Vernissage
29 Settembre 2006, ore 18.30
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