Mostra di pittura dell'autore ultra ottantenne, Lori Scarpellini di Buti (Pisa) che espone, a Firenze, al Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana, oltre trenta lavori che ne ripercorrono oltre mezzo secolo di carriera. Durante la vernice di sabato 28 aprile 2018, alle ore 10.30 gli autori, poeti e scrittori Gianni Garamanti, Ombretta Mariotti, Serenella Menichetti e Lino Tarquini adotteranno un'opera pittorica di Lori Scarpellini e si lasceranno ispirare, offrendo al pubblico una nuova lettura. Una perfetta sinergia, dunque, tra arte, poesia, narrazione, fortemente voluta dalla curatrice Giovanna M. Carli che ama la mescolanza di tutte le Arti per toccare le corde profonde degli spettatori ed emozionare. All'inaugurazione saranno presenti Eugenio Giani, Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alessio Lari, Sindaco del Comune di Buti, Matteo Parenti, Consigliere comunale con delega alla cultura del Comune di Buti, Giovanna M. Carli, ideatrice e curatrice della mostra e dell'evento, Lori Scarpellini, autore dei dipinti. L'evento è in collaborazione con Artemisia - L'Officina dell'Arte, INTERPLAY - a way to tell, MIR Muse In Rete, APE Arte Pensiero pErsone. "Un artista, Lori Scarpellini, - commenta il Presidente Eugenio Giani - che ha condotto e conduce una vita creativa degna di menzione. Ricordo che la sua prima mostra personale risale all’anno 1972, quando l’autore affrontava il tema della figura collocata in spazi sia interni che esterni, misurandosi anche nei grandi spazi scenografici, alternando le durezze compositive alle morbidezze delle “Modelle” e dei “Nudi sdraiati”, alle “Marine”, alle lune e ai cieli. Il Consiglio regionale della Toscana, il 12 novembre 2003, ha acquisito l’opera Geo, l’isola nell’immenso spazio dell’universo, un olio su tela di grandi dimensioni. “L’opera fa parte, all’interno dei quattro elementi, del ciclo “Terra” – commenta Giovanna M. Carli - Si tratta di un dipinto onirico con stilizzazioni di paesaggio e di figura dove la terra, come è stato notato - ritorna come miracolo di una geologia spirituale e onirica.