La mostra dal titolo “La libertà dell’incantesimo ” dell’artista italiano Luca Alinari, rientra in un progetto artistico internazionale,”Sipario”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per lo spazio di Vittorio Viola , e focalizza l’attenzione su taluni artefici del rinnovamento della pittura italiana negli anni del Secondo Novecento.

L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza ,illustre Storico dell’Arte di piano internazionale,che firma anche il testo,riunisce quaranta opere selezionatissime ,di vario formato, in parte provenienti dallo studio dell’artista,altre da collezioni private e pubbliche,che illustrano il percorso singolare di questo talentissimo, fortunato e mitico artista della pittura italiana.


All’inaugurazione ci sarà una prolusione dell’illustre Prof. Carlo Franza ,critico di chiara fama e curatore della mostra , del gallerista ed editor Vittorio Viola, ,unitamente alla partecipazione di intellettuali italiani e stranieri e di numerosi collezionisti . Si brinderà con vini italiani.


Scrive Carlo Franza nel testo:”La libertà dell’incantesimo ha fatto aprire gli scrigni dell’universo facendo venir fuori un sillabario per un nuovo umanesimo.Lo aveva preannunciato Alfonso Gatto quando scriveva che Luca Alinari con le sue cabale fa pittura alla lettera. L’immaginario si veste di poesia,la stessa squadernata da Giovanni Pascoli con lo stupore del fanciullino e la stessa del lapis rosso-blu di Marino Moretti. Ecco come da questi dipinti recenti affiorano ricordi,fiabe,racconti, persino i capricci del tempo,proprio perché Alinari ha sbirciato nel mondo con sguardi furtivi ”.


Cenni biografici

Luca Alinari è nato a Firenze nel 1943 ,ha frequentato la facoltà di lettere e si è occupato di critica letteraria. Intellettuale attivissimo si è interessato non solo di arti figurative ma ha dato il suo contributo ad eventi happening e a numerose piece teatrali d’avanguardia. Ha avuto esperienze nella grafica e in altre forme espressive approdando negli anni Ottanta ai paesaggi immaginari. Rimane punto di raccordo fra la generazione del Post Pop Art e le sperimentazioni neofigurative degli anni Novanta .Ha esposto in mostre personali e collettive a Firenze,Milano,Siena,Prato,San Marino, Conversano, Genova, Oporto,Lisbona,Madrid,Parigi, e in altre città italiane e straniere. Presente alla Biennale di Venezia del 1982 e alla Quadriennale di Roma nel 1986.Hanno scritto del suo lavoro tra gli altri,Alfonso Gatto, Domenico Rea,Goffredo Parise,Carlo Franza,Edoardo Sanguineti e Salvatore Nigro .