Il Parco dell' Appia Antica non è costituito solo dalla “Regina Viarum”, che pure ne costituisce la spina dorsale e gli dà un nome universalmente famoso. E' ricco di siti archeologici, aree naturali, quartieri che premono ai suoi confini, realtà umane e sociali che rendono questi luoghi una incredibile commistione di antico e moderno, naturale e antropizzato.

Ecco il Parco della Caffarella, con i suoi quasi 300 ettari di valli e corsi d'acqua; ecco il Parco degli Acquedotti, con le sue sette condotte d'acqua di epoca romana; ecco lo spazio dell'agro romano, le sue ville patrizie, i grandi sepolcri. Un complesso di beni - storici, archeologici, naturalistici, paesaggistici - che occorreva proteggere. Nacque l'Ente Parco Appia Antica.

Luca Battaglia lavora qui, e il suo lavoro fotografico deriva un'idea precisa: far risaltare lo specifico valore e gli aspetti meno appariscenti di molti di questi beni. Non troveremo infatti nella sua mostra eclatanti visioni della strada più illustrata del mondo, bensì immagini di molteplici luoghi meno celebri ma egualmente seducenti: visti da un occhio che quotidianamente si trova a visitarli per motivi professionali legati alla tutela, ma resi con la sensibilità e la qualità del grande fotografo. Una mostra che non è frutto di estetismi ma di presenza e lavoro quotidiano.

Francesca Mazzà

(Responsabile Ufficio Comunicazione ed Educazione Ambientale dell' Ente Parco Appia Antica)