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Luca Crocicchi – Leopardiana
L’esposizione, curata da Giovanna M. Carli, è una antologica di venti opere esemplari della carriera di Luca Crocicchi (1958, Castello di Cantagallo, Firenze) , a partire dagli anni Novanta fino ai nostri giorni, in un percorso emozionale che si snoda tra i principali generi poetici trattati dall’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con il Patrocinio del Mistero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche e della Provincia di Macerata, dal 26 giugno al 1 agosto 2010, le sale del Museo Civico di Villa Colloredo Mels, a Recanati, ospiteranno la mostra “Luca Crocicchi: Leopardiana”.
L'iniziativa, promossa dal Comune di Recanati, nell'ambito delle celebrazioni leopardiane, rappresenta un appuntamento espositivo finalizzato alla valorizzazione e all'indagine delle assonanze che legano la pittura di Luca Crocicchi, una delle figure più autorevoli del panorama artistico italiano, con la poesia di Giacomo Leopardi, in particolare con L'Infinito.
L'esposizione, curata da Giovanna M. Carli, è una antologica di venti opere esemplari della carriera di Luca Crocicchi (1958, Castello di Cantagallo, Firenze) , a partire dagli anni Novanta fino ai nostri giorni, in un percorso emozionale che si snoda tra i principali generi poetici trattati dall'artista: i dipinti neo quattrocenteschi, i ritratti, da quelli percorsi da vene che scavano fin nelle viscere del ritrattato fino agli ultimi pervasi da un'umana 'pietas', fino a giungere alla perfezione di forma e colore delle recenti nature morte.
Nel 1982 Luca Crocicchi conosce Giovanni Testori che, per circa dieci anni, diverrà suo amico e sostenitore, tanto da scrivere per le sue opere “...la penetrazione, lo sfondamento d'ogni norma logica o psichica, con cui le matite incidono, sulle carte – e parlava dei ritratti, genere con cui l'artista esordiva – ...insinuano in noi il dubbio che Crocicchi disponga di quella precipitosa, buia e abbacinata grazia che riesce a consegnare la coscienza all'animalità; e viceversa. Una grazia, di fronte alla quale, restiamo muti perché esce da ogni nostra capacità di analisi; ancorché ci accada, a nostra volta, di sentircene pieni, occupati e impregnati”
Tra i capolavori di Lorenzo Lotto – sineddoticamente parlando gli occhi della Sua Annunciata ovvero uno degli sguardi più commoventi della pittura di tutti i tempi – le opere di Luca Crocicchi, intrise di un indefinito spazio-temporale, come nella poesia leopardiana, cioè un non tempo e un non luogo, sollecitano l'immaginazione dello spettatore e la spingono 'altrove', con soggetti al di qua e al di là dell'umano somigliare. Sono opere pervase da una musicalità interiore, vaghe, concepite con nobile grazia, capaci di infondere una sensazione di indefinito che accompagna il riguardante all'esplorazione del sé, sollecitandone la fantasia, come nella poesia leopardiana dove l'uso di termini vaghi rimanda alla meditazione e al soliloquio.
E L'infinito, nella visione del poeta di Recanati, non è un infinito reale ma il frutto, appunto, dell'immaginazione dell'uomo e, quindi, ha una valenza metafisica, come le composizioni dell'artista che vanno al di là della denotazione reale, grazie anche a oggetti-simbolo che ne accentuano il carattere immaginifico. Le sue raffigurazioni – soprattutto le opere nate dopo il 1992, i cosiddetti Idilli - in apparenza facilmente leggibili, così ordinate nell'impianto formale, in realtà originano situazioni al limite del paradosso e sono ricche di riferimenti simbolici.
Storia di un talento naturale che ha dato vita a 'creature' misteriose che ne hanno fatto grande la fama e che da oggi, ancor più feconde per l'umana immaginazione, cariche di un nuovo significato tutto contemporaneo, rinnoveranno nel segno della sensibilità estetica, il celeberrimo verso: “e il naufragar m'è dolce in questo mare”.
Elenco delle opere in mostra:
Ritratto di giovane, 1981
tecnica mista su carta / mixed media on paper
69,5 × 59 cm
Collezione privata / Private collection
Il gatto acquatico, 1987
olio su tela / oil on canvas
120 × 150 cm
Collezione / Collection Cavallini Sgarbi, Ferrara
Gazza ladra, 1989-1990
olio su tela / oil on canvas
176 × 151 cm
Collezione privata / Private collection
Il mio desiderio, 1998
olio su tavola / oil on plate
46,3 × 90,1 cm
Collezione privata / Private collection
Due cavalli al chiaro di luna, 2002-2003 olio
su tela / oil on canvas
75 × 75 cm
Collezione privata / Private collection
Il divino ermellino, 2002-2004
olio su tela / oil on canvas
180 × 160 cm
Collezione privata / Private collection
Il re della montagna, 2002
olio su tavola / oil on plate
57 × 57 cm
Collezione privata / Private collection
Il camino, 2003
olio su tela / oil on canvas
136 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Il merlo, 2003-2004
olio su tavola / oil on plate
102 × 134 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2004-2005
olio su tela / oil on canvas
120 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Sedia con mela, 2004
olio su tela / oil on canvas
120 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Seggiola con due mele, 2005
olio su tela / oil on canvas
150 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Poltrona velata, 2006
olio su tela / oil on canvas
150 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Sgabello con mela, 2007
olio su tela / oil on canvas
105 × 80 cm
Collezione privata / Private collection
Fausto Faini con la figlia Nush, 2007
olio su tela / oil on canvas
150 x 101 cm
Collezione privata / Private collection
L’incendiaria, 2007
olio su tela / oil on canvas
130 × 91 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di ragazzo, 2007
olio su tela / oil on canvas
110 × 91 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Tavolo con sedia, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
L'iniziativa, promossa dal Comune di Recanati, nell'ambito delle celebrazioni leopardiane, rappresenta un appuntamento espositivo finalizzato alla valorizzazione e all'indagine delle assonanze che legano la pittura di Luca Crocicchi, una delle figure più autorevoli del panorama artistico italiano, con la poesia di Giacomo Leopardi, in particolare con L'Infinito.
L'esposizione, curata da Giovanna M. Carli, è una antologica di venti opere esemplari della carriera di Luca Crocicchi (1958, Castello di Cantagallo, Firenze) , a partire dagli anni Novanta fino ai nostri giorni, in un percorso emozionale che si snoda tra i principali generi poetici trattati dall'artista: i dipinti neo quattrocenteschi, i ritratti, da quelli percorsi da vene che scavano fin nelle viscere del ritrattato fino agli ultimi pervasi da un'umana 'pietas', fino a giungere alla perfezione di forma e colore delle recenti nature morte.
Nel 1982 Luca Crocicchi conosce Giovanni Testori che, per circa dieci anni, diverrà suo amico e sostenitore, tanto da scrivere per le sue opere “...la penetrazione, lo sfondamento d'ogni norma logica o psichica, con cui le matite incidono, sulle carte – e parlava dei ritratti, genere con cui l'artista esordiva – ...insinuano in noi il dubbio che Crocicchi disponga di quella precipitosa, buia e abbacinata grazia che riesce a consegnare la coscienza all'animalità; e viceversa. Una grazia, di fronte alla quale, restiamo muti perché esce da ogni nostra capacità di analisi; ancorché ci accada, a nostra volta, di sentircene pieni, occupati e impregnati”
Tra i capolavori di Lorenzo Lotto – sineddoticamente parlando gli occhi della Sua Annunciata ovvero uno degli sguardi più commoventi della pittura di tutti i tempi – le opere di Luca Crocicchi, intrise di un indefinito spazio-temporale, come nella poesia leopardiana, cioè un non tempo e un non luogo, sollecitano l'immaginazione dello spettatore e la spingono 'altrove', con soggetti al di qua e al di là dell'umano somigliare. Sono opere pervase da una musicalità interiore, vaghe, concepite con nobile grazia, capaci di infondere una sensazione di indefinito che accompagna il riguardante all'esplorazione del sé, sollecitandone la fantasia, come nella poesia leopardiana dove l'uso di termini vaghi rimanda alla meditazione e al soliloquio.
E L'infinito, nella visione del poeta di Recanati, non è un infinito reale ma il frutto, appunto, dell'immaginazione dell'uomo e, quindi, ha una valenza metafisica, come le composizioni dell'artista che vanno al di là della denotazione reale, grazie anche a oggetti-simbolo che ne accentuano il carattere immaginifico. Le sue raffigurazioni – soprattutto le opere nate dopo il 1992, i cosiddetti Idilli - in apparenza facilmente leggibili, così ordinate nell'impianto formale, in realtà originano situazioni al limite del paradosso e sono ricche di riferimenti simbolici.
Storia di un talento naturale che ha dato vita a 'creature' misteriose che ne hanno fatto grande la fama e che da oggi, ancor più feconde per l'umana immaginazione, cariche di un nuovo significato tutto contemporaneo, rinnoveranno nel segno della sensibilità estetica, il celeberrimo verso: “e il naufragar m'è dolce in questo mare”.
Elenco delle opere in mostra:
Ritratto di giovane, 1981
tecnica mista su carta / mixed media on paper
69,5 × 59 cm
Collezione privata / Private collection
Il gatto acquatico, 1987
olio su tela / oil on canvas
120 × 150 cm
Collezione / Collection Cavallini Sgarbi, Ferrara
Gazza ladra, 1989-1990
olio su tela / oil on canvas
176 × 151 cm
Collezione privata / Private collection
Il mio desiderio, 1998
olio su tavola / oil on plate
46,3 × 90,1 cm
Collezione privata / Private collection
Due cavalli al chiaro di luna, 2002-2003 olio
su tela / oil on canvas
75 × 75 cm
Collezione privata / Private collection
Il divino ermellino, 2002-2004
olio su tela / oil on canvas
180 × 160 cm
Collezione privata / Private collection
Il re della montagna, 2002
olio su tavola / oil on plate
57 × 57 cm
Collezione privata / Private collection
Il camino, 2003
olio su tela / oil on canvas
136 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Il merlo, 2003-2004
olio su tavola / oil on plate
102 × 134 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2004-2005
olio su tela / oil on canvas
120 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Sedia con mela, 2004
olio su tela / oil on canvas
120 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Seggiola con due mele, 2005
olio su tela / oil on canvas
150 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Poltrona velata, 2006
olio su tela / oil on canvas
150 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Sgabello con mela, 2007
olio su tela / oil on canvas
105 × 80 cm
Collezione privata / Private collection
Fausto Faini con la figlia Nush, 2007
olio su tela / oil on canvas
150 x 101 cm
Collezione privata / Private collection
L’incendiaria, 2007
olio su tela / oil on canvas
130 × 91 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di ragazzo, 2007
olio su tela / oil on canvas
110 × 91 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
Tavolo con sedia, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 101 cm
Collezione privata / Private collection
Ritratto di bambina, 2008
olio su tela / oil on canvas
125 × 90 cm
Collezione privata / Private collection
26
giugno 2010
Luca Crocicchi – Leopardiana
Dal 26 giugno al primo agosto 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO – VILLA COLLOREDO MELS
Recanati, Via Gregorio XII, (Macerata)
Recanati, Via Gregorio XII, (Macerata)
Biglietti
gratuito, 4 € visita al Museo Civico
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15 alle ore 19.00. chiuso il lunedì
Vernissage
26 Giugno 2010, ore 18
Editore
ELECTA
Autore
Curatore