“Più di due” si intitola la mostra presentata da Antonella Violante e Luca Lillo ed infatti più di due sono i protagonisti, i due artisti e il loro doppio, l’alter ego artistico , l’altro ( …je suis un autre…la famosa frase fatta sua da Picasso).
Antonella Violante nel video “interferenze” coglie il senso della identità bloccata i cui gesti quotidiani appaiono svuotati di significato: mangiare nulla,prendere il sole con una maschera sul volto , camminare senza essere notati.
Una condizione umana da marionetta chiusa da schemi e convenzioni ,una sorta di alterità subordinata agli stereotipi e ai modelli massmediali che svuota ogni possibile identità.
Luca Lillo parte dal disegno e presenta una mappa, una carta geografica con longitudini e latitudini, una mappa di città o underground, una mappa del corpo formata da tanti moduli, punti e numeri a formare immagini simili a quelle del 3 d del disegno informatico in cui si costruiscono le reti della bidimensionalità e della tridimensionalità, la pratica manuale del disegno e la cultura informatica del presente.
Per Violante e Lillo il modello di riferimento ha origine in quella modernità liquida di Zygmunt Barman, che caratterizza il nostro tempo, le forme della città, del sociale, del lavoro, dei sentimenti, i cui termini ricorrenti sono: velocità, mobilità, flessibilità, incertezza, leggerezza, fragilità, virtuale, frammentazione.
Mirella Casamassima