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Luca Pozzi – Oracle
Storia dell’arte, topologia, geometria, fisica: Luca Pozzi assorbe i linguaggi di altre discipline e li trasferisce nelle sue opere nel tentativo di ampliare la conoscenza oltre le dimensioni di spazio e tempo, di mediare e creare un ponte intuitivo tra contesti improbabili.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 30 novembre alle ore 11.30
conferenza stampa, presentazione del progetto Oracle con l’artista e tavola rotonda con:
Vito Mocella (Istituto di Microelettronica e Microsistemi - IMM del CNR, Napoli)
Lorenzo Respi (storico dell’arte e curatore, dal 2004 al 2012 conservatore della collezione permanente e curatore delle esposizioni temporanee della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano)
Roberto Montanari (Direttore Operativo Progetto Tecnologie per le Scienze Sociali
dell’ Univesità degli Studi Suor Orsola Benincasa)
Carla Langella (Disegno Industriale presso la SUN, Napoli. Nel 2006 ha fondato e coordina l’Hybrid Design Lab, laboratorio progettuale della SUN dedicato alla sperimentazione della biomimetica nel design.
(la mostra verrà inaugurata lo stesso giorno alle ore 19.00) negli spazi del RIOT STUDIO
via S. Biagio dei Librai 39, Palazzo Marigliano Napoli.
opere in mostra:
oracle (Due device madre + satellite)
Doors&Keys video (2011)
L’evento è a cura di RIOT STUDIO, patrocinato da SUN - Seconda Università degli Studi di Napoli ( Dipartimento di Ingegneria e Design) e Università Suor Orsola Benincasa Napoli.
“Il lavoro funziona se ciò che si capisce rappresenta un ponte verso l’ignoto. La conoscenza è un’arma a doppio taglio, se pensi di capire tutto non ti apri alle potenzialità dell’esperienza visiva, se invece non hai studiato il linguaggio, nel caso dell’arte quello della storia dell’arte, tutto sembra troppo ostico e inavvicinabile e quindi scappi a gambe levate …esiste sempre una porta privilegiata per entrare in un’opera d’arte, si tratta solo di riuscire ad includere nel lavoro più porte possibili, per poter parlare la lingua dell’interlocutore.…..”
Storia dell’arte, topologia, geometria, fisica: Luca Pozzi assorbe i linguaggi di altre discipline e li trasferisce nelle sue opere nel tentativo di ampliare la conoscenza oltre le dimensioni di spazio e tempo, di mediare e creare un ponte intuitivo tra contesti improbabili. La sua ricerca in termini interdisciplinari connette infatti pubblici diversi: dagli studiosi di fisica quantistica, ai giocatori di tennis, offrendo spunti interpretativi in grado di convertire la complessità della matematica nella semplicità dell’esperienza quotidiana.
La volontà di rappresentare visivamente concetti propri di altre discipline rimanda alle ricerche futuriste intorno alla rappresentazione della velocità o il tentativo di inserire il movimento e la dimensione temporale all’interno dell’opera indagata dall’ arte cinetica degli anni cinquanta.
La sua ricerca oltre a sperimentare forme di condivisione dell’informazione futuribili basate su teorie di Gravità Quantistica pone particolare attenzione al mondo delle tecnologie sperimentali: implementa e incoraggia lo sviluppo e la progettazione di nuovi prototipi da inserire nelle installazioni che realizza, come nel caso di “Background Inside Platform” (2009) che si avvale dell’invenzione dell’ingegnere francese Jannick Simeray, basata su una frequenza pulita associata ad un campo elettromagnetico in grado di sospendere nel vuoto oggetti tridimensionali.
Ha creato il progetto ORACLE, che verrà presentato per la prima volta a Napoli, una delle primissime opere d’arte in cloud computing ovvero un’opera d’arte esplosa in una costellazione di luoghi differenti che non esiste a priori ma che emerge come risultato di un complesso reticolato di piattaforme fisiche connesse tra di loro, distribuite capillarmente sul territorio geografico (vedi allegato progetto ORACLE). Un lavoro che tenta di visualizzare e rendere concreta una nuova filosofia di spazio-tempo che, localmente appare come intermittente e caotico, ma che globalmente è ciclico e affidabile.
Luca Pozzi (1983) vive e lavora tra Milano e New York
Artista visivo e mediatore culturale, conduce nel suo campo di riferimento, il programma “I messaggi della gravità” teso ad estendere le possibili corrispondenze interdisciplinari ad un network di pura informazione. Lavorando sulla base dei contributi teorici espressi dai ricercatori e artisti che coinvolge direttamente nei suoi progetti. Luca Pozzi attraverso l’utilizzo di diversi media e nuove tecnologie, realizza installazioni ibride, caratterizzate da un uso originale della forza di gravità. L’artista focalizza la sua attenzione sulla fisica teorica, in particular modo sulle T.O.E. (teorie del tutto): teoria delle stringhe, gravità quantistica a loop e geometria non commutative; Nel maggio 2011 è parte del congresso “Loops” organizzato dal consiglio superiore di investigazione scientifica di Madrid. Nello stesso anno cura il progetto T.O.E. ( theory of everything) per la Biennale Art-Science di Grenoble. Nel 2010 è ospite dell’Albert Enstein Institute di Golm (Berlino) e della facoltà di scienze di Luminy (Marsiglia), nel 2012 alla Penn state University ( State College USA) e a al Perimeter Institute di Waterloo (CA).
conferenza stampa, presentazione del progetto Oracle con l’artista e tavola rotonda con:
Vito Mocella (Istituto di Microelettronica e Microsistemi - IMM del CNR, Napoli)
Lorenzo Respi (storico dell’arte e curatore, dal 2004 al 2012 conservatore della collezione permanente e curatore delle esposizioni temporanee della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano)
Roberto Montanari (Direttore Operativo Progetto Tecnologie per le Scienze Sociali
dell’ Univesità degli Studi Suor Orsola Benincasa)
Carla Langella (Disegno Industriale presso la SUN, Napoli. Nel 2006 ha fondato e coordina l’Hybrid Design Lab, laboratorio progettuale della SUN dedicato alla sperimentazione della biomimetica nel design.
(la mostra verrà inaugurata lo stesso giorno alle ore 19.00) negli spazi del RIOT STUDIO
via S. Biagio dei Librai 39, Palazzo Marigliano Napoli.
opere in mostra:
oracle (Due device madre + satellite)
Doors&Keys video (2011)
L’evento è a cura di RIOT STUDIO, patrocinato da SUN - Seconda Università degli Studi di Napoli ( Dipartimento di Ingegneria e Design) e Università Suor Orsola Benincasa Napoli.
“Il lavoro funziona se ciò che si capisce rappresenta un ponte verso l’ignoto. La conoscenza è un’arma a doppio taglio, se pensi di capire tutto non ti apri alle potenzialità dell’esperienza visiva, se invece non hai studiato il linguaggio, nel caso dell’arte quello della storia dell’arte, tutto sembra troppo ostico e inavvicinabile e quindi scappi a gambe levate …esiste sempre una porta privilegiata per entrare in un’opera d’arte, si tratta solo di riuscire ad includere nel lavoro più porte possibili, per poter parlare la lingua dell’interlocutore.…..”
Storia dell’arte, topologia, geometria, fisica: Luca Pozzi assorbe i linguaggi di altre discipline e li trasferisce nelle sue opere nel tentativo di ampliare la conoscenza oltre le dimensioni di spazio e tempo, di mediare e creare un ponte intuitivo tra contesti improbabili. La sua ricerca in termini interdisciplinari connette infatti pubblici diversi: dagli studiosi di fisica quantistica, ai giocatori di tennis, offrendo spunti interpretativi in grado di convertire la complessità della matematica nella semplicità dell’esperienza quotidiana.
La volontà di rappresentare visivamente concetti propri di altre discipline rimanda alle ricerche futuriste intorno alla rappresentazione della velocità o il tentativo di inserire il movimento e la dimensione temporale all’interno dell’opera indagata dall’ arte cinetica degli anni cinquanta.
La sua ricerca oltre a sperimentare forme di condivisione dell’informazione futuribili basate su teorie di Gravità Quantistica pone particolare attenzione al mondo delle tecnologie sperimentali: implementa e incoraggia lo sviluppo e la progettazione di nuovi prototipi da inserire nelle installazioni che realizza, come nel caso di “Background Inside Platform” (2009) che si avvale dell’invenzione dell’ingegnere francese Jannick Simeray, basata su una frequenza pulita associata ad un campo elettromagnetico in grado di sospendere nel vuoto oggetti tridimensionali.
Ha creato il progetto ORACLE, che verrà presentato per la prima volta a Napoli, una delle primissime opere d’arte in cloud computing ovvero un’opera d’arte esplosa in una costellazione di luoghi differenti che non esiste a priori ma che emerge come risultato di un complesso reticolato di piattaforme fisiche connesse tra di loro, distribuite capillarmente sul territorio geografico (vedi allegato progetto ORACLE). Un lavoro che tenta di visualizzare e rendere concreta una nuova filosofia di spazio-tempo che, localmente appare come intermittente e caotico, ma che globalmente è ciclico e affidabile.
Luca Pozzi (1983) vive e lavora tra Milano e New York
Artista visivo e mediatore culturale, conduce nel suo campo di riferimento, il programma “I messaggi della gravità” teso ad estendere le possibili corrispondenze interdisciplinari ad un network di pura informazione. Lavorando sulla base dei contributi teorici espressi dai ricercatori e artisti che coinvolge direttamente nei suoi progetti. Luca Pozzi attraverso l’utilizzo di diversi media e nuove tecnologie, realizza installazioni ibride, caratterizzate da un uso originale della forza di gravità. L’artista focalizza la sua attenzione sulla fisica teorica, in particular modo sulle T.O.E. (teorie del tutto): teoria delle stringhe, gravità quantistica a loop e geometria non commutative; Nel maggio 2011 è parte del congresso “Loops” organizzato dal consiglio superiore di investigazione scientifica di Madrid. Nello stesso anno cura il progetto T.O.E. ( theory of everything) per la Biennale Art-Science di Grenoble. Nel 2010 è ospite dell’Albert Enstein Institute di Golm (Berlino) e della facoltà di scienze di Luminy (Marsiglia), nel 2012 alla Penn state University ( State College USA) e a al Perimeter Institute di Waterloo (CA).
30
novembre 2012
Luca Pozzi – Oracle
Dal 30 novembre al 30 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
RIOT STUDIO
Napoli, Via San Biagio Dei Librai, 39, (Napoli)
Napoli, Via San Biagio Dei Librai, 39, (Napoli)
Vernissage
30 Novembre 2012, h 19
Autore