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Luca Vitone – Natura morta con paesaggi e strumenti musicali
Il suo lavoro, originale non solo nel panorama artistico italiano ma anche in quello
internazionale, esplora così il modo in cui i luoghi si soggettivizzano attraverso la
produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni politiche e le minoranze etniche
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Luca Vitone
Natura morta con paesaggi e strumenti musicali
progetto di residenze Fortino 1
a cura di Helmut Friedel e Giovanni Iovane
Inaugurazione: 30 giugno 2012 ore 17
Fondazione Brodbeck, Catania
Negli anni '30, il noto romanziere André Gide raccomandava, persino ai manipolatori
Surrealisti, la conoscenza della geografia prima di intraprendere qualsivoglia attività
artistica.
Sin dalla seconda metà degli anni '80, l’esperienza artistica di Luca Vitone si è concentrata
essenzialmente sull’idea, e insieme la pratica, di luogo. In questo caso il luogo assume un
duplice significato: quello di immagine geografica storico-culturale e di individuazione di
spazio concreto. Nel corso degli anni, dunque, Luca Vitone ha fatto sua questa attitudine
modernista coniugando la figura romantica dell’esploratore alla analisi e all’ironia
concettuale.
Il suo lavoro, originale non solo nel panorama artistico italiano ma anche in quello
internazionale, esplora così il modo in cui i luoghi si soggettivizzano attraverso la
produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni
politiche e le minoranze etniche.
L’artista, in questo suo continuo ripensare la geografia, ricostruisce (produce) un soggetto
- un territorio o un paesaggio - inventando persino percorsi dimenticati e memorie,
offrendo uno spazio misurabile e visibile ai soggetti autonomi e individuali prodotti
dall’immaginazione creatrice. Accanto, nel senso spaziale e metonimico, a questa
personale ricerca geografica, Luca Vitone ha avviato, da circa un decennio, una altrettanto
originale e differente riflessione sulla natura del monocromo (emblema ma anche
bersaglio telelogico dell’arte di avanguardia del '900).
Nel 2004, infatti, Vitone realizza Finestre, un lavoro costituito da sette grandi acquarelli su
carta, “dipinti” con la polvere raccolta alla Stecca degli Artigiani di Milano, una ex fabbrica
di proprietà comunale. Tale atto di raccolta della polvere, come azione materiale che si
compie naturalmente e atmosfericamente sulla superficie della tela, rimanda sia ad una
delle sostanze care al Modernismo (si pensi alla “polvere” di Duchamp fotografata sul
Grande Vetro da Man Ray, all’inframince etc) ma si manifesta come uno dei pochi
contributi originali recenti intorno alla ormai secolare idea (e pratica) della pittura
monocroma.
Nel 2005, Vitone espone al Magazzino d’Arte Moderna di Roma i monocromi Io Roma,
serie di opere che oltre a riflettere sul linguaggio della pittura (e di una delle sue immagini
peculiari del '900), presentavano un particolare autoritratto della città eterna. L’artista (e
qui rientra in gioco quella pratica metonimica della geografia) non ha adoperato né
pennello né colori, ma ha esposto delle tele bianche di lino in vari punti della capitale,
lasciandole in balia degli agenti atmosferici.
In tal modo, è il luogo, i luoghi di Roma a parlare di se stessi, a rappresentarsi ma anche afarsi indice e segnale del tempo, inteso sia in senso atmosferico che cronologico. Le
Ceneri di Milano del 2007, realizzate con la polvere di un termovalorizzatore milanese,
sono invece il ritratto di un luogo attraverso ciò che rimane della nostra quotidianità e forse
anche dei nostri consumi (in senso metaforico riferito alle merci e ovviamente metonimico
rispetto alla geografia del luogo).
In questi ultimi anni, Luca Vitone ha realizzato altri “autoritratti” di città internazionali.
In occasione della sua mostra personale presso la Fondazione Brodbeck, alcuni
monocromi sono appositamente dedicati ad alcuni luoghi della Sicilia (le tele dei
monocromi sono state ospitate presso: Fattorie Romeo del Castello, Randazzo (CT);
azienda Caffè Moak Spa, Modica (RG); Brodbeck Srl, Zona industriale Catania; C.o.C.A.,
Center of Contemporary Arts, Modica (RG); Zafferana/Etna).
In questa vasta esposizione personale dell’artista (che anticipa di poco un’altra sua
esposizione personale presso Museion di Bolzano) si avrà modo di vedere così arricchita
la straordinaria geografia personale di Vitone; anche in relazione con il territorio della
Sicilia Orientale. “Relazione” e “condivisione con il territorio” sono stati infatti, alcuni degli
elementi attivi particolari dell’intero progetto Fortino 1 curato per la Fondazione Brodbeck
da Helmut Friedel e Giovanni Iovane che, con la residenza e la mostra personale di Luca
Vitone trova e presenta il suo significativo contributo finale.
In occasione del finissage della mostra di Luca Vitone presso la Fondazione Brodbeck di
Catania e Museoin di Bolzano, sarà presentato un libro, edito da Mousse, che accoglierà,
tra l’altro, le immagini delle due mostre.
Il lavoro di Luca Vitone (Genova, 1964) è stato esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e
all'estero; tra questi: Accademia di Francia, Villa medici, Roma, OK Centrum (mostra personale)
1999; PS1, New York (mostra personale); Palazzo delle Esposizioni, Roma (mostra personale);
Centro per lʼArte Contemporanea Luigi Pecci Prato; PAC, Milan (2000); Casino Luxemburg,
Luxemburg; Lenbachaus Kunstbau, München (2001); National Centre for Contemporary Arts,
Moscow (2002); MAMCO, Genève; 2nd Bienal de Valencia, Valencia; 50th Venice Biennal,
Venezia; ARC Musée dʼArte Moderne de la Ville de Paris, Parigi (2003); Centro per lʼArte
Contemporanea Luigi Pecci (mostra personale), Prato; OK Centrum, Linz; Villa Arson, Nice (2004).
Galleria Nazionale dʼArte Moderna, Roma (2005); PAC, Milano; Casino Luxemburg, Luxemburg
(mostra personale) (2006); MART, Rovereto (mostra personale); 8th Sharjah Biennial; OK
Centrum, Linz (mostra personale) (2007); Galleria dʼArte Moderna e Contemporanea, Bergamo
(mostra personale); XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara; Museion, Bolzano (2008);
Nomas Foundation, Roma, (mostra personale); Museo Riso, Palermo; 4th Tirana Biennial (2009);
MART, Rovereto; MAXXI, Roma (2010); Schirn Kunsthalle, Frankfurt; MMOMA, Moscow; CAPC,
Bordeaux (2011).
3 LUGLIO – 15 SETTEMBRE 2012
INGRESSO GRATUITO
VISITE SU APPUNTAMENTO
Fondazione Brodbeck
Via Gramignani 93, Catania (I)
T. +39 0957233111 – F. +39 0952933777
info@fondazionebrodbeck.it
www.fondazionebrodbeck.itPress Release
Luca Vitone
Still life with landscapes and musical instruments
Residence project Fortino 1
Curated by Helmut Friedel and Giovanni Iovane
Inauguration: 30th June 2012 at 5 p.m.
Fondazione Brodbeck, Catania
In the 1930s, the famous novelist André Gide recommended, even to the Surrealist
manipulators, a knowledge of geography before undertaking any artistic activity.
Since the second half of the 1980s, the artistic experience of Luca Vitone has essentially
been concentrated on the idea, together with the practice, of the place. In this case, the
place takes on a dual meaning: that of historical-cultural geographic image as well as the
location of concrete space. Over the years, Luca Vitone has therefore made this modernist
attitude his hallmark, combining the romantic figure of the explorer with analysis and with
conceptual irony.
His work, original not only in the Italian artistic panorama but also on the international
scene, thus explores the way in which places become defined through cultural production:
art, cartography, music, food, architecture, political associations and ethnic minorities.
The artist, in this continuous rethinking of geography, reconstructs (produces) a subject - a
territory or a landscape – even inventing forgotten routes and memories, offering a
measurable and visible space to independent and individual subjects produced by the
creative imagination. Alongside, in the spatial and metonymic sense, this personal
geographic research, Luca Vitone has begun, for roughly a decade, an equally original
and different reflection on the nature of the monochrome (emblem but also teleological
target of the art of the 20th century avant-garde).
In 2004, Vitone made Windows, a work of seven large watercolours on paper, “painted”
with the dust collected at the Stecca degli Artigiani in Milan, a former factory of communal
property. This action of collecting the dust, like a material action that is carried out
naturally and atmospherically on the surface of the canvas, echoes both one of the
substances beloved of Modernism (consider the “dust” of Duchamp photographed by Man
Ray on The Large Glass, to the infrathin (inframince) etc) but also appears to be one of
the few original recent contributions to the by now long-standing idea (and practice) of
monochrome painting.
In 2005, Vitone exhibited at the Magazzino d’Arte Moderna in Rome the monochromes Io
Roma, a series of works that besides reflecting on the language of painting (and on one of
its idiosyncratic images of the 20th century), presented a particular self-portrait of the
eternal city. The artist (and here the metonymic practice of geography comes into play)
used neither paint-brushes nor colours, but displayed white linen canvases in various
locations of the capital, leaving them to the fate of atmospheric agents.
In such a way, it is the place, the places of Rome, that speak of themselves, that represent
themselves but also become the index and sign of the time, both in an atmospheric and
chronological sense. Le Ceneri of Milan from 2007, created with the dust of a Milan wasteto-energy plant, are instead the portrait of a place through what remains of our daily lives
and perhaps also of our consumption (in a metaphoric sense referring to goods and
obviously metonymic regarding the geography of the place).In these recent years, Luca Vitone has made other “self-portraits” of international cities.
On occasion of his one-man show at the Fondazione Brodbeck, some monochromes have
been purposely dedicated to a number of places of Sicily (the monochrome canvasses
have been displayed at: Fattorie Romeo del Castello, Randazzo (CT); Caffè Moak Spa,
Modica (RG); Brodbeck Srl, industrial zone Catania; C.o.C.A., Center of Contemporary
Arts, Modica (RG); Zafferana/Etna).
In this vast personal exhibition of the artist (that anticipates another of his personal shows
at the Museion in Bolzano), one may have the chance to see the extraordinary personal
geography of Vitone, also with respect to the territory of eastern Sicily. “Relationship” and
“sharing with the territory” have indeed been some of the particular active elements of the
entire Fortino 1 project, curated for the Fondazione Brodbeck by Helmut Friedel and
Giovanni Iovane which, with the residence and personal show of Luca Vitone sees and
presents its significant final contribution.
On occasion of the closing of the exhibition of Luca Vitone at the Fondazione Brodbeck of
Catania and Museoin of Bolzano, a book will be presented, published by Mousse, which
will also comprise images from the two exhibitions.
The work of Luca Vitone (Genoa, 1964) has been exhibited in private and public spaces, in Italy
and abroad; among these: Academy of France, Villa medici, Rome, OK Centrum (personal show)
1999; PS1, New York (personal show); Palazzo delle Esposizioni, Rome (personal show); Centro
per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; PAC, Milan (2000); Casino Luxemburg, Luxemburg;
Lenbachaus Kunstbau, Münich (2001); National Center for Contemporary Arts, Moscow (2002);
MAMCO, Geneva; 2nd Bienal de Valencia, Valencia; 50th Venice Biennal, Venice; ARC Musée
d’Arte Moderne de la Ville de Paris, Paris (2003); OK Centrum, Linz; Villa Arson, Nice (2004).
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Rome (2005); PAC, Milan; Casino Luxemburg, Luxemburg
(personal show) (2006); MART, Rovereto (personal show); 8th Sharjah Biennial; OK Centrum, Linz
(personal show) (2007); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (personal show);
XIII Biennial International of Sculpture of Carrara; Museion, Bolzano (2008); Nomas Foundation,
Rome, (personal show); Museo Riso, Palermo; 4th Tirana Biennial (2009); MART, Rovereto;
MAXXI, Rome (2010); Schirn Kunsthalle, Frankfurt; MMOMA, Moscow; CAPC, Bordeaux (2011).
3 JULY - 15 SEPTEMBER 2012
FREE ENTRANCE
VISITS BY APPOINTMENT
Fondazione Brodbeck
Via Gramignani 93, Catania (I)
T. +39 0957233111 – F. +39 0952933777
info@fondazionebrodbeck.it
www.fondazionebrodbeck.it
Natura morta con paesaggi e strumenti musicali
progetto di residenze Fortino 1
a cura di Helmut Friedel e Giovanni Iovane
Inaugurazione: 30 giugno 2012 ore 17
Fondazione Brodbeck, Catania
Negli anni '30, il noto romanziere André Gide raccomandava, persino ai manipolatori
Surrealisti, la conoscenza della geografia prima di intraprendere qualsivoglia attività
artistica.
Sin dalla seconda metà degli anni '80, l’esperienza artistica di Luca Vitone si è concentrata
essenzialmente sull’idea, e insieme la pratica, di luogo. In questo caso il luogo assume un
duplice significato: quello di immagine geografica storico-culturale e di individuazione di
spazio concreto. Nel corso degli anni, dunque, Luca Vitone ha fatto sua questa attitudine
modernista coniugando la figura romantica dell’esploratore alla analisi e all’ironia
concettuale.
Il suo lavoro, originale non solo nel panorama artistico italiano ma anche in quello
internazionale, esplora così il modo in cui i luoghi si soggettivizzano attraverso la
produzione culturale: l’arte, la cartografia, la musica, il cibo, l’architettura, le associazioni
politiche e le minoranze etniche.
L’artista, in questo suo continuo ripensare la geografia, ricostruisce (produce) un soggetto
- un territorio o un paesaggio - inventando persino percorsi dimenticati e memorie,
offrendo uno spazio misurabile e visibile ai soggetti autonomi e individuali prodotti
dall’immaginazione creatrice. Accanto, nel senso spaziale e metonimico, a questa
personale ricerca geografica, Luca Vitone ha avviato, da circa un decennio, una altrettanto
originale e differente riflessione sulla natura del monocromo (emblema ma anche
bersaglio telelogico dell’arte di avanguardia del '900).
Nel 2004, infatti, Vitone realizza Finestre, un lavoro costituito da sette grandi acquarelli su
carta, “dipinti” con la polvere raccolta alla Stecca degli Artigiani di Milano, una ex fabbrica
di proprietà comunale. Tale atto di raccolta della polvere, come azione materiale che si
compie naturalmente e atmosfericamente sulla superficie della tela, rimanda sia ad una
delle sostanze care al Modernismo (si pensi alla “polvere” di Duchamp fotografata sul
Grande Vetro da Man Ray, all’inframince etc) ma si manifesta come uno dei pochi
contributi originali recenti intorno alla ormai secolare idea (e pratica) della pittura
monocroma.
Nel 2005, Vitone espone al Magazzino d’Arte Moderna di Roma i monocromi Io Roma,
serie di opere che oltre a riflettere sul linguaggio della pittura (e di una delle sue immagini
peculiari del '900), presentavano un particolare autoritratto della città eterna. L’artista (e
qui rientra in gioco quella pratica metonimica della geografia) non ha adoperato né
pennello né colori, ma ha esposto delle tele bianche di lino in vari punti della capitale,
lasciandole in balia degli agenti atmosferici.
In tal modo, è il luogo, i luoghi di Roma a parlare di se stessi, a rappresentarsi ma anche afarsi indice e segnale del tempo, inteso sia in senso atmosferico che cronologico. Le
Ceneri di Milano del 2007, realizzate con la polvere di un termovalorizzatore milanese,
sono invece il ritratto di un luogo attraverso ciò che rimane della nostra quotidianità e forse
anche dei nostri consumi (in senso metaforico riferito alle merci e ovviamente metonimico
rispetto alla geografia del luogo).
In questi ultimi anni, Luca Vitone ha realizzato altri “autoritratti” di città internazionali.
In occasione della sua mostra personale presso la Fondazione Brodbeck, alcuni
monocromi sono appositamente dedicati ad alcuni luoghi della Sicilia (le tele dei
monocromi sono state ospitate presso: Fattorie Romeo del Castello, Randazzo (CT);
azienda Caffè Moak Spa, Modica (RG); Brodbeck Srl, Zona industriale Catania; C.o.C.A.,
Center of Contemporary Arts, Modica (RG); Zafferana/Etna).
In questa vasta esposizione personale dell’artista (che anticipa di poco un’altra sua
esposizione personale presso Museion di Bolzano) si avrà modo di vedere così arricchita
la straordinaria geografia personale di Vitone; anche in relazione con il territorio della
Sicilia Orientale. “Relazione” e “condivisione con il territorio” sono stati infatti, alcuni degli
elementi attivi particolari dell’intero progetto Fortino 1 curato per la Fondazione Brodbeck
da Helmut Friedel e Giovanni Iovane che, con la residenza e la mostra personale di Luca
Vitone trova e presenta il suo significativo contributo finale.
In occasione del finissage della mostra di Luca Vitone presso la Fondazione Brodbeck di
Catania e Museoin di Bolzano, sarà presentato un libro, edito da Mousse, che accoglierà,
tra l’altro, le immagini delle due mostre.
Il lavoro di Luca Vitone (Genova, 1964) è stato esposto in spazi pubblici e privati, in Italia e
all'estero; tra questi: Accademia di Francia, Villa medici, Roma, OK Centrum (mostra personale)
1999; PS1, New York (mostra personale); Palazzo delle Esposizioni, Roma (mostra personale);
Centro per lʼArte Contemporanea Luigi Pecci Prato; PAC, Milan (2000); Casino Luxemburg,
Luxemburg; Lenbachaus Kunstbau, München (2001); National Centre for Contemporary Arts,
Moscow (2002); MAMCO, Genève; 2nd Bienal de Valencia, Valencia; 50th Venice Biennal,
Venezia; ARC Musée dʼArte Moderne de la Ville de Paris, Parigi (2003); Centro per lʼArte
Contemporanea Luigi Pecci (mostra personale), Prato; OK Centrum, Linz; Villa Arson, Nice (2004).
Galleria Nazionale dʼArte Moderna, Roma (2005); PAC, Milano; Casino Luxemburg, Luxemburg
(mostra personale) (2006); MART, Rovereto (mostra personale); 8th Sharjah Biennial; OK
Centrum, Linz (mostra personale) (2007); Galleria dʼArte Moderna e Contemporanea, Bergamo
(mostra personale); XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara; Museion, Bolzano (2008);
Nomas Foundation, Roma, (mostra personale); Museo Riso, Palermo; 4th Tirana Biennial (2009);
MART, Rovereto; MAXXI, Roma (2010); Schirn Kunsthalle, Frankfurt; MMOMA, Moscow; CAPC,
Bordeaux (2011).
3 LUGLIO – 15 SETTEMBRE 2012
INGRESSO GRATUITO
VISITE SU APPUNTAMENTO
Fondazione Brodbeck
Via Gramignani 93, Catania (I)
T. +39 0957233111 – F. +39 0952933777
info@fondazionebrodbeck.it
www.fondazionebrodbeck.itPress Release
Luca Vitone
Still life with landscapes and musical instruments
Residence project Fortino 1
Curated by Helmut Friedel and Giovanni Iovane
Inauguration: 30th June 2012 at 5 p.m.
Fondazione Brodbeck, Catania
In the 1930s, the famous novelist André Gide recommended, even to the Surrealist
manipulators, a knowledge of geography before undertaking any artistic activity.
Since the second half of the 1980s, the artistic experience of Luca Vitone has essentially
been concentrated on the idea, together with the practice, of the place. In this case, the
place takes on a dual meaning: that of historical-cultural geographic image as well as the
location of concrete space. Over the years, Luca Vitone has therefore made this modernist
attitude his hallmark, combining the romantic figure of the explorer with analysis and with
conceptual irony.
His work, original not only in the Italian artistic panorama but also on the international
scene, thus explores the way in which places become defined through cultural production:
art, cartography, music, food, architecture, political associations and ethnic minorities.
The artist, in this continuous rethinking of geography, reconstructs (produces) a subject - a
territory or a landscape – even inventing forgotten routes and memories, offering a
measurable and visible space to independent and individual subjects produced by the
creative imagination. Alongside, in the spatial and metonymic sense, this personal
geographic research, Luca Vitone has begun, for roughly a decade, an equally original
and different reflection on the nature of the monochrome (emblem but also teleological
target of the art of the 20th century avant-garde).
In 2004, Vitone made Windows, a work of seven large watercolours on paper, “painted”
with the dust collected at the Stecca degli Artigiani in Milan, a former factory of communal
property. This action of collecting the dust, like a material action that is carried out
naturally and atmospherically on the surface of the canvas, echoes both one of the
substances beloved of Modernism (consider the “dust” of Duchamp photographed by Man
Ray on The Large Glass, to the infrathin (inframince) etc) but also appears to be one of
the few original recent contributions to the by now long-standing idea (and practice) of
monochrome painting.
In 2005, Vitone exhibited at the Magazzino d’Arte Moderna in Rome the monochromes Io
Roma, a series of works that besides reflecting on the language of painting (and on one of
its idiosyncratic images of the 20th century), presented a particular self-portrait of the
eternal city. The artist (and here the metonymic practice of geography comes into play)
used neither paint-brushes nor colours, but displayed white linen canvases in various
locations of the capital, leaving them to the fate of atmospheric agents.
In such a way, it is the place, the places of Rome, that speak of themselves, that represent
themselves but also become the index and sign of the time, both in an atmospheric and
chronological sense. Le Ceneri of Milan from 2007, created with the dust of a Milan wasteto-energy plant, are instead the portrait of a place through what remains of our daily lives
and perhaps also of our consumption (in a metaphoric sense referring to goods and
obviously metonymic regarding the geography of the place).In these recent years, Luca Vitone has made other “self-portraits” of international cities.
On occasion of his one-man show at the Fondazione Brodbeck, some monochromes have
been purposely dedicated to a number of places of Sicily (the monochrome canvasses
have been displayed at: Fattorie Romeo del Castello, Randazzo (CT); Caffè Moak Spa,
Modica (RG); Brodbeck Srl, industrial zone Catania; C.o.C.A., Center of Contemporary
Arts, Modica (RG); Zafferana/Etna).
In this vast personal exhibition of the artist (that anticipates another of his personal shows
at the Museion in Bolzano), one may have the chance to see the extraordinary personal
geography of Vitone, also with respect to the territory of eastern Sicily. “Relationship” and
“sharing with the territory” have indeed been some of the particular active elements of the
entire Fortino 1 project, curated for the Fondazione Brodbeck by Helmut Friedel and
Giovanni Iovane which, with the residence and personal show of Luca Vitone sees and
presents its significant final contribution.
On occasion of the closing of the exhibition of Luca Vitone at the Fondazione Brodbeck of
Catania and Museoin of Bolzano, a book will be presented, published by Mousse, which
will also comprise images from the two exhibitions.
The work of Luca Vitone (Genoa, 1964) has been exhibited in private and public spaces, in Italy
and abroad; among these: Academy of France, Villa medici, Rome, OK Centrum (personal show)
1999; PS1, New York (personal show); Palazzo delle Esposizioni, Rome (personal show); Centro
per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; PAC, Milan (2000); Casino Luxemburg, Luxemburg;
Lenbachaus Kunstbau, Münich (2001); National Center for Contemporary Arts, Moscow (2002);
MAMCO, Geneva; 2nd Bienal de Valencia, Valencia; 50th Venice Biennal, Venice; ARC Musée
d’Arte Moderne de la Ville de Paris, Paris (2003); OK Centrum, Linz; Villa Arson, Nice (2004).
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Rome (2005); PAC, Milan; Casino Luxemburg, Luxemburg
(personal show) (2006); MART, Rovereto (personal show); 8th Sharjah Biennial; OK Centrum, Linz
(personal show) (2007); Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo (personal show);
XIII Biennial International of Sculpture of Carrara; Museion, Bolzano (2008); Nomas Foundation,
Rome, (personal show); Museo Riso, Palermo; 4th Tirana Biennial (2009); MART, Rovereto;
MAXXI, Rome (2010); Schirn Kunsthalle, Frankfurt; MMOMA, Moscow; CAPC, Bordeaux (2011).
3 JULY - 15 SEPTEMBER 2012
FREE ENTRANCE
VISITS BY APPOINTMENT
Fondazione Brodbeck
Via Gramignani 93, Catania (I)
T. +39 0957233111 – F. +39 0952933777
info@fondazionebrodbeck.it
www.fondazionebrodbeck.it
30
giugno 2012
Luca Vitone – Natura morta con paesaggi e strumenti musicali
Dal 30 giugno al 15 settembre 2012
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BRODBECK ARTE CONTEMPORANEA
Catania, Via Gramignani, 93, (Catania)
Catania, Via Gramignani, 93, (Catania)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
30 Giugno 2012, h. 17
Autore
Curatore