La mostra è il risultato di un mese di residenza durante il quale Arruda ha realizzato nuovi dipinti ad olio ed installazioni luminose che verranno presentati insieme ad alcune opere meno recenti ad illustrare il percorso di un artista la cui pratica pittorica cela una notevole ricchezza di suggestioni e significati.
Arruda dipinge paesaggi marini su tele di piccole dimensioni. Non sappiamo se questi paesaggi esistono davvero o meno, se sono stati raffigurati all’alba o al tramonto o se siano riferiti a qualcosa al di là del percepito. Privati di qualsiasi punto di riferimento veniamo in realtà ricompensati con una totale libertà nel nostro personale dialogo con ciascuna opera. Possiamo esserne travolti e sopraffatti oppure rasserenati e confortati. Il visitatore è invitato a prendersi il suo tempo, a scorrere le opere senza fretta, a osservare i dipinti per osservarsi dentro. Il passaggio da un’opera all’altra, delicato solo ad un primo impatto, rivela un intenso travaglio pittorico, con stralci di luce che emergono dal fondo della tela con grande irruenza, a volte quasi violenza. Un'apparente ripetizione compositiva e cromatica, risultato di una sapiente tecnica e continua ricerca, suggerisce quella naturale monotonia che fa sembrare un giorno identico a quello precedente. Ma che identico non è mai.