Ciò che unisce gli artisti presenti in questa collettiva è certamente
l'appartenenza allo stesso territorio artistico, la provenienza dalla stessa
realtà, quella siciliana, e in particolare della zona sud-est della Sicilia,
dove è nato e cresciuto il Gruppo di Scicli di cui fanno parte.

Ed è così che ritroviamo i tratti di colore cupo di Bracchitta, le
rivisitazioni delle sculture michelangiolesce di Candiano, gli scorci
solitari e indefiniti di Cassibba, i tratti luminosi interiori di Colombo,
le tenui tonalità di Guccione, i forti e struggenti segni di La Cognata,
la
poesia e la leggerezza di Paolino, la penombra dell'io di Sarnari.

Nelle opere selezionate per questa collettiva è viva la ricerca di una
visione interiore del mondo, il cammino nel labirinto dei colori, tra ciò
che è chiaro e ciò che è scuro nell'esistenza di ognuno e nella
rappresentazione del reale.
La luce accecante dei paesaggi assolati e la penombra di un sogno rivissuto,
i tenui raggi che si riflettono su scorci di paese e il flusso ininterrotto
di immagini e volti rivisitati, le ombre del nostro esistere e del nostro
sognare, il tenue filo tra ciò che comprendiamo e ciò che ci è
incomprensibile.