Torgiano, 10° edizione di Lucerne d’Autore.

Mille e una LUCIFESTE.

Ceccobelli interpreta le Lucerne 2010 per la Fondazione Lungarotti.



Torgiano, 20 marzo – 6 aprile. È ancora tempo di lucerne per la Fondazione Lungarotti, che a questo oggetto semplice e magico dedica da anni una mostra tematica giunta con il 2010 alla decima edizione. Il debutto della mostra è stato a Perugia in febbraio, e sabato la mostra arriva al MOO, Museo dell’Olivo e dell’Olio, la collezione permanente che alle lucerne dedica grande spazio (le più antiche risalgono al VII secolo a.c. fino a quelle di età neoclassica, quando la candela e poi i più moderni sistemi di illuminazione soppiantarono l’antico utensile).



Lucifeste offre una nuova, immaginifica interpretazione del concetto di “lucerna a olio”, suggestiva magia pratica. Quest’anno è protagonista l’arte dello scultore Bruno Ceccobelli, classe 1952 e un lungo curriculum di incontri, opere e mostre internazionali alle spalle. Lui stesso spiega le linee concettuali della mostra: “Con la maiolica e la porcellana prendono struttura sculture, vasi, piatti, mattoni, tegole, ma anche freni delle Ferrari, vestigia di protezione per il missile Shuttle e i giapponesi ci fabbricano coltelli affilatissimi. Oggi foggio delle lucerne e in questi manufatti d’uso, inattuali ma leggendari, ritrovo gesti estetici istintivi e antichi, semplici ed essenziali. Ed è tutta una festa: una volta cotte le terre risplendono di colori e aggiungendo un medium prodigioso come l’olio, che nei secoli ha “unto” le civiltà mediterranee, ottengo le “Lucifeste”. Non semplici e nostalgici oggetti d’uso ma spiriti vispi, simboli di passioni benigne, sospensioni poetiche, affezioni divine. Sogni lucidi per esseri umani dalle facce illuminate!” Con la lucerna a olio ha infatti inizio l’impiego da parte dell’uomo del frutto dell’olivo.



Per celebrare l’arte di Ceccobelli, sabato 20 marzo la Fondazione Lungarotti propone l’incontro con l’artista e alle ore 18.00 una selezione di letture da Le mille e una notte interpretate da Claudio Carini e un suggestivo viaggio musicale con il trio etno jazz di Gabriele Coen, Lutte Berg e Marco Loddo.