A partire da sabato 17 marzo (fino al 22 aprile) la Galleria Bonioni arte di Reggio Emilia ospiterà una selezione di opere di Luciano Bertoli rappresentative della ricerca svolta dall’artista nell’ultimo anno di attività.

Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra segna un punto di svolta nel percorso dell’artista con un maturo ritorno alla pittura.Scrive in catalogo Andrea Romoli Barberini: “Tanto più si guarderà indietro nel lavoro di questo artista, se ne valuterà la doppia anima creativa contesa, per usare le sue stesse parole, tra la figura del formgestalter e del pittore, tanto più netto e evidente apparirà il significato che la pittura assume in questo particolare momento del suo percorso creativo come punto d’arrivo, traguardo, completamento di un tragitto complesso, ma che al tempo stesso segna l’apertura di nuovi e articolati fronti di indagine. Per Bertoli, infatti, gli spostamenti dei suoi interessi espressivi, sempre orientati da profonde riflessioni preliminari, hanno reso nel tempo necessaria l’adozione di diverse tecniche verso le quali egli ha sempre palesato quella sorta di “distacco della funzionalità” tipico dell’artista contemporaneo. In altri termini, fedele a un rapporto squisitamente opportunistico, in termini di forma e di senso, con i diversi modi del fare arte, Bertoli non ha mai radicalizzato la difesa di una particolare disciplina, proprio perché consapevole della mobilità tecnica delle sue esigenze. E certo il suo ponderatissimo ritorno all’arte del dipingere dopo tante sperimentazioni interdisciplinari, ammesso che davvero si possa scindere il lavoro del Bertoli pittore dalla molteplicità delle sue indagini visuali, ha già in sé un valore e un sapore particolari.