Organizzata dall’Associazione Artigiani e Commercianti per Borgo Cavour e Via Canova e con il patrocinio del Comune di Treviso domenica 28 ottobre 2007 alle ore 11 verrà inaugurata a Treviso presso la Sala d’Arme di Porta SS. Quaranta l’esposizione di pitture e sculture di Luciano Longo presentata dal prof. Eugenio Manzato. Nell’occasione il maestro Giorgio Sini si esibirà al pianoforte durante una performance dello stesso Luciano Longo.

La mostra resterà aperta sino al 25 novembre con i seguenti orari d’apertura:

da venerdì a domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 19,30

domenica 28 ottobre e 25 novembre dalle 10,00 alle 20,00


Luciano Longo è artista che percepisce e interpreta il mondo con la naturalezza dei sensi. E lo fa esplorando principalmente l’universo femminile, dando forma alle poliedriche emozioni che solo la raffinata sensibilità della donna riesce a esprimere come nel gioco gioioso e cangiante del caleidoscopio.


Il percorso di Longo è da inscrivere nella vocazione all’umanesimo della sua terra e nel sentimento del tempo dei suoi paesaggi


Specialmente in questi ultimi anni Luciano Longo ha trasferito questa sua propensione al modo stesso di operare e presentare i suoi lavori. Scolpisce e dipinge circondato dalle colline, dal profumo dei legni e dei venti; crea le sue donne con inedite associazioni di materiali nobilitati dal suo istinto poetico; e le presenta dialogando con gli altri linguaggi dell’arte, come la musica, la danza, la poesia. Non a caso l’artista ha voluto intitolare quest’ultima esposizione “la danza del fuoco” poiché ascoltando il brano musicale di Manuel De Falla suonato dal maestro Giorgio Sini ha trovato l’ispirazione per alcuni dei suoi ultimi lavori .

Questo è anche il tema conduttore che lo vedrà protagonista, sempre con il maestro Giorgio Sini al pianoforte, nella performance che terrà domenica 28 ottobre durante l’inaugurazione della mostra.

Questa ormai collaudata collaborazione tra i due artisti vedrà prossimamente nuove esperienze anche internazionali


Luciano Longo, nel pieno della sua maturità, abbraccia tutti i piaceri dell’arte, la vive dilatando i tempi della composizione e i sapori dell’esposizione. La sua è “slowly art” in tutti i sensi.