Ci sono due movimenti contrastanti nell'opera di Luciano Maio. All'astrazione e al costruttivismo della sua opera pittorica si contrappone uno ricerca di decostruzione con evocazioni cubiste e richiami alla plasticità africana, che evidenzia il gusto della narrazione. Nelle tele di Maio, appare abbastanza esplicito un riferimento a Yves Tanguy, ma senza le esplosioni drammatiche del pittore francese, senza quelle sue atmosfere sulfuree e maledette. Maio ci propone invece tonalità vaporose, trasparenze marine, cieli traslucidi che lasciano affiorare volute e filamenti che subito riaffondano come su un velo d'acqua. Performance 1971 - Collettivo di pittura - Palazzo della Provincia 1972 - Collettivo, "Quelli della palude" - Alba (Asti) 1973 - Collettivo di pittura e grafica - Milazzo 1975 - Personale di tecnica mista Gallery concert Amsterdam 1983 - Personale di pittura, scultura - Lipari 1985 - Personale di Linea, Forma, Colore e Musica - Centro culturale di Harmelen, Olanda Personale di Pittura, Scultura, Milazzo 1986 - Collettivo Istituto di Cultura Italiano - Amsterdam 1989 - Progetto A.F.A.T. (acqua, fuoco, aria, terra) installazione Tele e Ceramica - Galleria Artoteek - Amsterdam - Variazione Progetto A.F.A.T. Milazzo 1990 - Progetto A.F.A.T. - Artoteek oostdorp - Amsterdam 1991 - Progetto A.F.A.T. - Artoteek noord - Amsterdam 1992 - Retrospettiva 1986-1992 - Galleria Diana - Milazzo 1993 - Chronos-Gea - Installazione - Personale - I colori dell'iride 1994 - Personale di pittura - Macchia Mediterranea - Istituto Italiano di Cultura - Amsterdam 1995 - Tele e Note - Personale - Galleria Arte Castrum - Milazzo 2004 - Esposizione di pittura - SBK - Amsterdam 2005 - Personale Istituto di Cultura Italiana - Amsterdam