La pittura libera in ricostruzione di spazi della memoria, liriche vedute marine, paesaggi in carrellata dalla campagna maremmana, fini alle analisi psicologiche al femminile dove la sensualità è restituita ai ritmi frenetici della vita quotidiana, nella personale di pittura di Luciano Rossi allestita nella sede del caffè galleria Betti a Ponteginori (PI), ed aperta al pubblico dal tardo pomeriggio di sabato 29 novembre.

Un percorso creativo dove domina la libertà immaginaria del colore, in dialogo continuo e in concorrenza con la luce, l’essenzialità delle forme figurative sospinte verso geometrie astratte, e la poesia sottile che si delinea gentilmente nelle trasparenze quasi acquoree, nei blu profondi, ma anche asettici, o nelle forti cromie di contrasto, dove il silenzio domina e svela arcane storie e riscoperti fotogrammi della contemporanea memoria.

Le fredde tramontane della costa livornese meridionale, la pianura essenziale e pre-boschiva, le spiagge infuocate, sono i soggetti dipinti “sul motivo”, artefici indiretti di un simbolismo rivolto alla modernità che trasforma le suggestioni biografiche individuali, in un messaggio ultimo, sintetico ed universale, in timidi ritagli dal teatro dell’infinito.

Artista nativo di Piombino, attualmente residente nella cittadina di Riotorto, Luciano Rossi, classe 1961, pittore dalle consolidate competenze tecniche, scultore ed incisore, con sperimentazioni più recenti su supporti in plastica intagliati, si muove sui percorsi di una ricerca connotata ed ispirata dalle suggestioni marine dell’ambiente di origine, ma ricondotta attraverso una sostenuta forza espressiva e linearità compositive a risultati di sintesi in grado di combinare gli studi di luce impressionisti alle esigenze concettuali più contemporanee.