“Sinergie colorate”: trasparenza e luce, per i nuovi colori e le sintesi formali di Luciano Rossi

Una sorta di nuova sintesi tra espressionismo ed impressionismo, dove i tormenti dell’anima della poetica novecentesca si ricompongono in un ambiente minimalista fatto di tracce urbane, scorci costieri o della campagna, nella partitura tendenzialmente bidimensionale e dalle trasparenze di sintesi moderne ed originali, nella pittura e nelle sperimentazioni tra pittura e scultura di Luciano Rossi, in mostra al Palazzo della Cultura di San Vincenzo (LI), in Piazza Osvaldo Mischi, dal 23 giugno al 2 luglio 2010.

Nella nuova personale “Sinergie colorate”, organizzata da Mauro Pantani, presidente di Athena Spazio Arte, e che sarà inaugurata mercoledì 23 giugno alle ore 17, oltre trenta lavori recenti dell’autore toscano, in cui trionfano quei sodalizi “interni” alla pittura, ed a quelle opere ibride su supporti in plastica intagliati che accentuano ancor più il segno proprio e la ricerca cromatica e la luce del pittore piombinese, residente a Riotorto: le ambientazioni della terra di origine, tra la propaggine di Piombino, il celeste “invasivo” del mare, e l’entroterra collinare, ancora tra le fonti principali di ispirazione e di diretta suggestione.

Dal paesaggio alla figura, fino alla recente produzione in tecnica mista ed ai bassorilievi memori della produzione scultorea dell’artista, si apre un viaggio seducente, nel contorno semplice, lineare e netto, ma anche sfumato ed evocativo, da cui traspare però il ritratto “semplicemente complesso” del vissuto contemporaneo.

Scandita da colori più accesi, con predominanza del giallo, nell’ultima produzione ritorna quella rarefazione gentile e di taglio attuale degli ambienti del ricordo e dell’azione, la forza dell’evocazione ed il lirismo sottile che si insinua e traspare in scorci di paesaggio o in un deciso ritratto, nella ricerca sull’asse di scambio tra realismo e astrazione, lo scenario moderno che si affaccia sull’infinito, che si manifesta nei fotogrammi e nei ritmi del familiare e del quotidiano.

Scenari attraversati dai moti dell’imponderabile, nello sguardo all’interno del Sé che si proietta nelle marine o negli spazi “soffocati” sotto un sole eterno, dalla trasparenza dei blu intensi e magnetici, a tratti sintetici, memori di Van Gogh, che attraversano in egual misura anche l’immagine di una femminilità riscoperta che si muove fra il simbolismo e la nuova modernità.

Artista nativo di Piombino (Livorno), attualmente residente nella cittadina di Riotorto, diplomato presso il liceo artistico “Pietro Aldi” di Grosseto, Luciano Rossi, classe 1961, pittore dalle consolidate competenze tecniche, scultore ed incisore, con sperimentazioni più recenti su supporti in plastica intagliati, si muove sui percorsi di una ricerca improntata alla di sintesi ed in grado di combinare gli studi di luce impressionisti ed i moti espressionisti, alle esigenze dell’essenzialità di un messaggio che lambisce il concettuale contemporaneo.