Quarto appuntamento con l'arte presso il Circolo Pink di Verona e la terza edizione della rassegna WekEnd in mostra. Da venerdì 13 a domenica 15 marzo arriva al Pink Luciano Tarasco con il suo Cuore arso. Un percorso che esprime una energia gestuale e intuitiva capace di armonizzarsi perfettamente con il colore. Quella di Tarasco è infatti una maniera di dipingere che si presenta con un procedere di tessere pittoriche, scomposizioni e ricomposizioni, mai casuali. Le tonalità calde e quelle fredde trovano nella sua arte il loro equilibrio, e la sua opera risulta “pervasa da un'astrazione lirica, con linee grafiche immaginarie e le costruzioni geometrizzanti, che nascondono poetiche tendenze surreali e a volte ci fanno pensare alle opere di Klee”, come scrive in una critica Cincinelli Massimiliano. Spesso le sue tele e i suoi lavori sono in rilievo, “suggestive forme tridimensionali dalle quali emergono figure semplici che sembrano suggerite dai ricordi dei primi disegni dell'infanzia innervati da un gesto essenziale, secco e immediato”, scriveva il compianto Giorgio Trevisan. “In questi lavori l'immagine si libera della sua ovvietà e si genera come tensione dinamica che proviene direttamente dalla sedimentata convinzione che la figura non può essere recuperata con sguardo nostalgico, ma espressa come folgorante intuizione capace di rivelare l'anima trasmutante del reale", proseguiva Trevisan. A volte i suoi lavori sembrano una sorta di stratificazione delle memoria, colorita da innovative intuizioni. Assemblaggi di stoffe, materiali, elementi, che creano composizioni su cui l'artista interviene con spontanea abilità, mettendo assieme forme e cromie tese alla costruzione di vigorose astrazioni, capaci di suggerire il senso della vertigine, della perdita ma anche di raccolta, di sospensione. Quelle di Tarasco sembrano essere rapide immersioni nell'imprevedibile, sostenute dalla forza travolgente dell'emotività. Altre volte il suo amore per comporre e ricomporre le immagini esplora altre direzioni, dei quasi soggetti, delle serie significanti con rimandi interni che creano piccoli mondi alla ricerca di un'armonia quasi musicale. Ma nella sua arte prevalgono i colori equilibrati, le tonalità fredde e calde, le composizioni di quadrati irregolari, di rettangoli di tinte luminose, di oggetti e stoffe dipinte. La scomposizione e la ricomposizione dell'immagine, affascinante e rassicurante nel suo insieme, ma intrigante e spaesante nelle singole componenti. La superficie pittorica viene da Tarasco ricomposta “come un puzzle mai casuale, anzi fortemente ricercato”. Ma anche quando i contrasti cromatici vengono esaltati, la componente riflessiva rimane predominante.

Nato a Verona nel 1953, diplomato all'Accademia Belle Arti "Cignaroli", Luciano Tarasco è pittore e poeta, ha proposto le sue opere in numerose occasioni e pubblicato tre libri di poesie. Suoi lavori sono presenti in diverse collezioni pubbliche, dal Museo d'Arte Moderna Banioles in Spagna al Young Museum di Revere (MN) e alla Galleria d'Arte moderna e Contemporanea scaligera Palazzo Forti. La sua prima personale, nel 1973, ha avuto luogo presso la Galleria Fra' Giocondo di Verona. Due anni dopo, a Roma, partecipa alla X Quadriennale Nazionale d'Arte "La Nuova Generazione" presso il Palazzo delle Esposizioni. Negli anni ottanta espone alla Galleria Civica “El Masnau” di Barcellona e al Museumpavillon di Salisburgo. Da allora sono state innumerevoli le esposizioni cui ha partecipato, tra personali e collettive.