La GARD Galleria Arte Roma Design, nata nel 1995, ha al suo attivo numerose esposizioni di arte contemporanea. L’attività espositiva e di promozione delle opere è rivolta esclusivamente agli artisti emergenti, negli anni, numerosi personaggi già consacrati del mondo della pittura, della poesia, del teatro, del cinema, si sono avvicinati alla Galleria collaborando con il suo staff in numerose iniziative. L’originalità di questa Galleria riguarda anche la qualità degli spazi espositivi dislocati su due livelli, uno in open space con grandi vetrate e il secondo, differente rispetto al primo, dall’atmosfera della Soho newyorchese anni Ottanta.
Da venerdì 20 novembre, fino al 30 novembre, viene proposta l’esposizione “Crash Time ” personale di arte contemporanea che ospiterà le opere dell'artista Luciano Tudini.

Cenni sull'artista: Luciano Tudini nasce nel 1954 a Roma dove attualmente vive e lavora.
L’incontro con la pittura avviene nella metà degli anni ’70, quando, lasciata la facoltà di Lettere, intraprende il suo percorso artistico col M° Francesco Gennaro.
Inizia così una prima fase geometrica, una fase di studio influenzata dal Paul Klee e da Kandinskij.
Ma un’altra grande passione, la musica rock, lo allontanerà dalla pittura per tutti gli anni ’80. Saranno questi gli anni del Punk e della New Wave, dei concerti, di un contratto con la Polygram e l’uscita di un disco. Quando nel 1986 il complesso si scoglie, inizia per Tudini un periodo travagliato di scelte e ripensamenti, ma agli inizi degli anni ’90 la pittura riemerge con prepotenza e nuova maturità.
L’espressionismo berlinese ma soprattutto la scuola romana porterà Tudini a una pittura figurativa dai cromatismi molto intensi e notturni.
L’influenza di Scipione è, non solo evidente, ma voluta e cercata con forza, nelle sue vedute e ponti di Roma.
Il Ciclo degli Animali nasce nel 1997 con “Il Coccodrillo” e da qui Tudini inizia un viaggio, una ricerca introspettiva nella dimensione umana che lo porterà a un figurativismo fortemente simbolico, a tratti vagamente surrealista. Sono gli anni del Rinoceronte, del Gorilla, del Minotauro.
L’esperienza sportiva della boxe conduce Tudini ad una nuova svolta esistenziale ed artistica. L’energia, la potenza e la forza di corpi possenti che si affrontano e combattono, la vittoria ma anche la sconfitta sul fisico e sullo spirito, sono i temi del Ciclo dei Pugilatori .
Attualmente, la pratica della disciplina del Kung Fu, il rigore e il ritualismo dell’Arte della Spada giapponese sembrano aver placato la sanguigna passionalità tipica di tutta la sua produzione precedente.
Le sue ultime opere, la Tigre, il Gatto, L’Airone, ci parlano attraverso una pittura calma, ascetica, dai toni e colori smorzati e una rarefatta e nuova semplicità di contenuti e forme.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.