Nella severa Fortezza che si erge sull’isola di Palmaria, davanti a Porto Venere, circondata dal fantastico scenario del Golfo di La Spezia, la Fondazione MARENOSTRUM presenta una mostra di pitture, sculture ed installazioni, tutte riconducibili ai possibili significati che il titolo permette se lo si scompone: “mente lucida”, “luce dalla mente o mentale”, “in modo lucido”
Ogni artista con la sua personale poetica risponde a quei requisiti: opere “lucide” per il materiale, opere che catturano o emettono la luce, opere rigorosamente concettuali.
Gli artisti, italiani e stranieri, giovani e non, famosi ed emergenti, sono stati suddivisi in due categorie.

Luce sulla/dalla superficie: Rodolfo Aricò, Luigi Carboni, Enrico Castellani, Vincenzo Cecchini, Sonia Costantini, Paolo Cotani, Ruth Ann Fredentahal, Robert Gschwantner, Riccardo Guarneri, Paolo Iachetti, Anton Kehrer, Antonio Marchetti Lamera, Salvatore Licitra, Jorunn Monrad, Carmengloria Morales, Graziano Negri, Claudio Olivieri, Gianni Pellegrini, Paolo Serra, Pino Pinelli, David Simpson, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini.

Luce dagli/sugli spazi: Carlo Bernardini, Giuliano Dal Molin, Ulrich Egger, Herbert Hamak, Laura Patacchia, Mara Pepe, Gianni Piacentino.

Come si può notare, si va dalle ricerche di luci ed ombre di Castellani o dal colore cangiante di Simpson al nucleo “forte” della Pittura analitica e ai loro più giovani continuatori; dalle sculture di “luce” di Bernardini alle forme “lucidissime” di Piacentino e Pepe, dalle strutture emozionalmente colorate di Hamak alle costruzioni di fili della giovanissima Patacchia.