Lucia Spirito, nasce a Milano, ma cresce a Bergamo, fino a che, nel 1987, lascia l’Italia per trasferirsi, definitivamente, in un piccolo paese della Bretagna.
L’attaccamento a Bergamo è rimasto talmente alto, in tutti questi anni, da scegliere di firmare i suoi lavori con il nome di Lucina.
In uno dei suoi, sempre più rari ritorni, il Natale scorso, mi chiese se ero interessato ad ospitare in libreria un suo lavoro della serie Collage. Il lavoro che la libreria ARS espone dal 14 luglio al 28 agosto con il titolo Grazie Steve.
Questi collages nascono sulla falsariga tracciata da Joseph Cornell; oggetti, frammenti, immagini e disegni assemblati in piccole scatole o teche.
A differenza di Cornell, Lucina usa lo spazio reale, le sue “scatole” sono gli ambienti e li riempie di oggetti fotografie, video musiche e luci; in cui lo spettatore è invitato ad entrare. Collages tridimensionali e praticabili, potremmo chiamarli, dove chi guarda, diventa un elemento dell’opera, “una presenza nella scatola”.
Gli accostamenti e i giochi di relazionale seguono non solo le regole della deriva surrealista cara a Cornell, ma anche quella di stampo situazionista, più carica di suggestioni sociali e di riflessioni metalinguistiche.
Presente e passato, valori alti o della quotidianità, fatti importanti e minuti, elementi universali e i più intimi si mischiano e si mettono in relazione, alla ricerca di scarti e di frizioni comunicative.
Da sempre impegnata politicamente investe i suoi lavori anche di una visione critica del presente.
Grazie Steve è una riflessione sul dolore e sull’empatia.

l.
Bergamo, 21 giugno 2010



Ps. Per espressa volontà dell’autrice non ci sarà “inaugurazione”.