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Lucio Ranucci – O dell’eroico quotidiano femminile
personale di Lucio Ranucci
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Assessorato alla Cultura della città di Lonigo, in collaborazione con MV Eventi, continua
la programmazione di Palazzo Pisani, Casa della Cultura con una mostra personale
dell'artista Lucio Ranucci, una delle figure artistiche protagonista dell'arte italiana. Nato
in Italia nel 1925 Ranucci si è trasferito, ancora ventenne, dapprima in Argentina, poi in
Perù, Ecuador, Costa Rica, Stati Uniti. Ma la sua crescita culturale e artistica è avvenuta
soprattutto in America Centrale, con la conoscenza e l’influenza di grandi muralisti
come David Alvaro Siqueiros, José Clemente Orozco e, soprattutto, Diego Rivera, a
cui è stato più vicino. Con i prestigiosi inviti alle “Bienal de Sao Paulo” e alla “Bienal
Panamericana de Mexico” nel 1956 e 1957 raggiunge, dapprima negli Stati Uniti e poi in
Europa, quel riconoscimento critico e commerciale che non l’ha più abbandonato. In oltre
sessant’anni di pittura e 140 esposizioni in 14 nazioni ha ottenuto riconoscimenti dai più
importanti giornali e critici internazionali: tra i molti, in Italia, gli storici dell’arte Mario De
Micheli e Raffaele de Grada, che gli hanno dedicato due monografie. “La pittura – dirà
in un’intervista nel 1980 – mi interessa particolarmente per la sua incidenza sui fenomeni
sociali e politici; certo oggi si ottengono risultati più immediati col cinema, in questo senso,
e con la televisione, ma pensa un po’ quando il pittore era realmente l’unico testimone
dei suoi tempi, era un fatto eccezionale, c’era una funzione grafica di testimonianza”.
La tecnica che Lucio Ranucci utilizza nei suoi dipinti è quella ad olio e ad acrilico, con
l’aggiunta, talvolta, di sabbie e terre. Le figure umane, soggetti preferiti di Lucio Ranucci,
sono statiche, riprese spesso frontalmente, sembrano dei manichini di legno, ma,
paradossalmente quelle forme geometriche e cubiste esprimono una grande spiritualità e
profonde emozioni.
la programmazione di Palazzo Pisani, Casa della Cultura con una mostra personale
dell'artista Lucio Ranucci, una delle figure artistiche protagonista dell'arte italiana. Nato
in Italia nel 1925 Ranucci si è trasferito, ancora ventenne, dapprima in Argentina, poi in
Perù, Ecuador, Costa Rica, Stati Uniti. Ma la sua crescita culturale e artistica è avvenuta
soprattutto in America Centrale, con la conoscenza e l’influenza di grandi muralisti
come David Alvaro Siqueiros, José Clemente Orozco e, soprattutto, Diego Rivera, a
cui è stato più vicino. Con i prestigiosi inviti alle “Bienal de Sao Paulo” e alla “Bienal
Panamericana de Mexico” nel 1956 e 1957 raggiunge, dapprima negli Stati Uniti e poi in
Europa, quel riconoscimento critico e commerciale che non l’ha più abbandonato. In oltre
sessant’anni di pittura e 140 esposizioni in 14 nazioni ha ottenuto riconoscimenti dai più
importanti giornali e critici internazionali: tra i molti, in Italia, gli storici dell’arte Mario De
Micheli e Raffaele de Grada, che gli hanno dedicato due monografie. “La pittura – dirà
in un’intervista nel 1980 – mi interessa particolarmente per la sua incidenza sui fenomeni
sociali e politici; certo oggi si ottengono risultati più immediati col cinema, in questo senso,
e con la televisione, ma pensa un po’ quando il pittore era realmente l’unico testimone
dei suoi tempi, era un fatto eccezionale, c’era una funzione grafica di testimonianza”.
La tecnica che Lucio Ranucci utilizza nei suoi dipinti è quella ad olio e ad acrilico, con
l’aggiunta, talvolta, di sabbie e terre. Le figure umane, soggetti preferiti di Lucio Ranucci,
sono statiche, riprese spesso frontalmente, sembrano dei manichini di legno, ma,
paradossalmente quelle forme geometriche e cubiste esprimono una grande spiritualità e
profonde emozioni.
07
marzo 2015
Lucio Ranucci – O dell’eroico quotidiano femminile
Dal 07 al 15 marzo 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO PISANI
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Lonigo, Via Giuseppe Garibaldi, (Vicenza)
Sito web
www.mveventi.com
Curatore