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Ludovic Thiriez – Sulla soglia
La pittura di Ludovic Thiriez esplora l’infanzia come spazio fragile e rivelatore, muovendosi tra memoria, identità e desiderio di appartenenza. La mostra Sulla soglia invita lo spettatore a sostare nel dubbio, tra visibile e invisibile, in un linguaggio poetico, stratificato e inquieto.
Comunicato stampa
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Nel panorama della pittura contemporanea, l’opera di Ludovic Thiriez si distingue per la sua capacità di restituire la complessità dell’esperienza umana attraverso uno sguardo radicalmente intimo. La sua ricerca si sviluppa lungo le traiettorie della memoria, dell’identità e del desiderio di appartenenza, esplorando l’infanzia come spazio fragile, cangiante, rivelatore e conflittuale.
La mostra Sulla soglia raccoglie una selezione di opere recenti che incarnano pienamente questa tensione tra fragilità e intensità. I dipinti di Thiriez, sospesi tra figurazione e astrazione, tra narrazione e dissoluzione, non costruiscono scene compiute ma atmosfere: spazi psichici abitati da presenze evanescenti, corpi giovani, volti sfuggenti e posture incerte. È una pittura che interroga il passato per comprendere il presente, che attraversa le zone liminari dell’esistenza, restituendole allo spettatore sotto forma di visioni poetiche, ambigue, perturbanti.
Formatosi in Francia e attivo tra Europa e Brasile, Thiriez elabora una grammatica visiva stratificata, nutrita dalla pittura occidentale e dalle atmosfere cromatiche sudamericane. Le sue opere evocano riferimenti come Adrian Ghenie, Cecily Brown, Albert Oehlen e Peter Doig, ma il suo linguaggio si afferma come profondamente personale e autonomo. Il colore gioca un ruolo fondamentale nel determinare lo stato emotivo delle opere, e la superficie pittorica si trasforma in luogo di sedimentazione mnemonica e sospensione percettiva.
Il lavoro di Thiriez dialoga idealmente con il pensiero di Walter Benjamin e con la pratica di Louise Bourgeois: come in Benjamin, il ricordo non è nostalgia ma costellazione di immagini che illuminano il presente; come in Bourgeois, l’infanzia è luogo di traumi e ferite originarie che riaffiorano nella materia dell’opera. Nei dipinti di Thiriez, ricami e tracce decorative diventano indizi di una memoria frammentata, simboli di una trasmissione affettiva interrotta.
Sulla soglia è più di un titolo: è una postura critica e poetica. L’opera di Ludovic Thiriez mette in crisi lo sguardo adulto, invita a sostare nel dubbio, a contemplare ciò che è fragile, incerto, irrisolto. In questa sospensione tra apparizione e sparizione, lo spettatore è chiamato non tanto a comprendere, quanto ad abitare la soglia – in ascolto.
La mostra Sulla soglia raccoglie una selezione di opere recenti che incarnano pienamente questa tensione tra fragilità e intensità. I dipinti di Thiriez, sospesi tra figurazione e astrazione, tra narrazione e dissoluzione, non costruiscono scene compiute ma atmosfere: spazi psichici abitati da presenze evanescenti, corpi giovani, volti sfuggenti e posture incerte. È una pittura che interroga il passato per comprendere il presente, che attraversa le zone liminari dell’esistenza, restituendole allo spettatore sotto forma di visioni poetiche, ambigue, perturbanti.
Formatosi in Francia e attivo tra Europa e Brasile, Thiriez elabora una grammatica visiva stratificata, nutrita dalla pittura occidentale e dalle atmosfere cromatiche sudamericane. Le sue opere evocano riferimenti come Adrian Ghenie, Cecily Brown, Albert Oehlen e Peter Doig, ma il suo linguaggio si afferma come profondamente personale e autonomo. Il colore gioca un ruolo fondamentale nel determinare lo stato emotivo delle opere, e la superficie pittorica si trasforma in luogo di sedimentazione mnemonica e sospensione percettiva.
Il lavoro di Thiriez dialoga idealmente con il pensiero di Walter Benjamin e con la pratica di Louise Bourgeois: come in Benjamin, il ricordo non è nostalgia ma costellazione di immagini che illuminano il presente; come in Bourgeois, l’infanzia è luogo di traumi e ferite originarie che riaffiorano nella materia dell’opera. Nei dipinti di Thiriez, ricami e tracce decorative diventano indizi di una memoria frammentata, simboli di una trasmissione affettiva interrotta.
Sulla soglia è più di un titolo: è una postura critica e poetica. L’opera di Ludovic Thiriez mette in crisi lo sguardo adulto, invita a sostare nel dubbio, a contemplare ciò che è fragile, incerto, irrisolto. In questa sospensione tra apparizione e sparizione, lo spettatore è chiamato non tanto a comprendere, quanto ad abitare la soglia – in ascolto.
10
maggio 2025
Ludovic Thiriez – Sulla soglia
Dal 10 maggio al 07 giugno 2025
arte contemporanea
Location
GARE 82
Brescia, Via Villa Glori, 5, (Brescia)
Brescia, Via Villa Glori, 5, (Brescia)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 15-19
Vernissage
10 Maggio 2025, 18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico