Una scrittura tradotta in frammenti
semantici carichi di memoria e di passione, condotta su piani armonici e
dissonanti, su fondi acidi e morbidi nella ricerca di un connubio tra
emozione e linguaggio, tra espressività e lirismo.
Questa fitta rete formata da elementi contrapposti si è risolta nella
dialettica tra l’automatismo creativo dell’atto primario e l’analisi serrata
dello spazio indagato, distillando con forte soggettivazione un segno di
rara chiarezza e complessità.
Questo segno che ora muove dal centro del campo spostando l’asse
d’equilibrio da statico a dinamico e si dichiara vera impronta d’identità è
timbro esistenziale.
Argan nel ’73 scrive della poetica di Boille “…di fare pittura, soltanto
pittura, la pittura più pura possibile.” e aggiungiamo che questo coraggio
etico che contraddistingue il suo lavoro ci dà la forza di non cedere.
Luigi Boille nasce a Pordenone nel ’26, nel ’49 si diploma all’A.A.B.B. di
Roma e nella stessa città si laurea in architettura nell’anno seguente.
Soggiorna a Parigi per lunghi anni ed entra da protagonista nella Jeune
Ecole de Paris ed è di quegli anni la sua amicizia con M.Tapiè, L.Fontana, A
Burri, Serpan, P.Restany, Perilli, Afro ecc..
Della sua sterminata biografia ricordiamo la partecipazione alle massime
rassegne nazionali ed internazionali (XXXIII biennale di Venezia, Guggenheim
Award N.Y., Festival di OsaKa, varie quadriennali di Roma) Sue opere sono
nelle maggiori collezioni e musei del mondo.


Bruno Aller