Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luigi Serafini – Serafhaus
Serafhaus è il personale atelier volante di Luigi Serafini. È un luogo mentale, momentaneamente in transito tra gli spazi di via di Montoro, il golfo di Trieste e le abitazioni dell’autore. Una popolazione di mondi e creature fantastiche scovate negli anni dalla sua incessante ricerca artistica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LipanjePuntin artecontemporanea – Roma ha il piacere di presentare Serafhaus, una mostra personale di Luigi Serafini (1949, Roma), a cura di Umberto Zampini.
Serafhaus è il personale atelier volante di Luigi Serafini. È un luogo mentale, momentaneamente in transito tra gli spazi di via di Montoro, il golfo di Trieste e le abitazioni dell'autore. Una popolazione di mondi e creature fantastiche scovate negli anni dalla sua incessante ricerca artistica. Dal Codex Serafinianus alle più recenti illustrazioni delle Storie naturali di Jules Renard attraverso quadri, installazioni, disegni, oggetti e fotografie sarà possibile indagare il diario del suo viaggio. Il mondo in cui viviamo viene esaminato, setacciato, smontato alambiccato sino ad ottenerne il distillato. Un’esperienza, questa, che ha segnato fin dai primi anni d’infanzia la sua formazione e con essa il suo incontro con l’arte, da intendersi qui come unico modo di guardarsi attorno e vedere veramente: l'arte come unico dispositivo in grado di far sì che il mondo stesso si schiuda a noi attraverso gli occhi dell’artista.
Quella di Serafini non è semplicemente una parata di mondi alieni e fantasiose specie animali e vegetali, la sua è una cosmogonia che punta a neutralizzare l’elemento potenzialmente minaccioso presente nella natura, attraverso la sua esaltazione. La natura, luogo triste e crudele, covo di morte e sopraffazione, in Serafini diventa letteraria e fiabesca come nei codici miniati medievali, e quindi malinconica, perfino sensuale, superumana o forse semplicemente supernaturale.
Luigi Serafini, dopo gli studi in Architettura presso il Politecnico di Milano inizia a occuparsi di design, collaborando ed esponendo con il Gruppo Memphis, guidato dall'architetto Ettore Sottsass. Lavora per la televisione e per il cinema insieme a Federico Fellini (La Voce della Luna), realizza scenografie, luci e costumi per il Teatro alla Scala. Dopo il noto Codex Seraphinianus edito da Franco Maria Ricci nel 1981 e ripubblicato nel 2006 da Rizzoli, Serafini pubblica nel 1983 Pulcinellopedia, edito da Longanesi. Ha pubblicato storie e racconti per Bompiani, Archinto, Fandango e per molte riviste. Nel 2007 il Pac ha reso omaggio all’universo serafiniano presentando per la prima volta al pubblico le cento tavole originali del Codex.
Roland Barthes, Italo Calvino, Federico Fellini, Leonardo Sciascia, Giorgio Manganelli, Giorgio Soavi, Federico Zeri, Douglas Hofstadter, Philippe Decoufflé, Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi si sono confrontati con l’opera di Serafini. Calvino ne descrisse i meccanismi e le figure retoriche: “…come l’Ovidio delle Metamorfosi, Serafini crede nella contiguità e permeabilità d’ogni territorio dell’esistere: l’anatomico e il meccanico si scambiano le loro morfologie, l’umano e il vegetale si completano… il selvaggio e il metropolitano, lo scritto e il vivente.”
Serafhaus è il personale atelier volante di Luigi Serafini. È un luogo mentale, momentaneamente in transito tra gli spazi di via di Montoro, il golfo di Trieste e le abitazioni dell'autore. Una popolazione di mondi e creature fantastiche scovate negli anni dalla sua incessante ricerca artistica. Dal Codex Serafinianus alle più recenti illustrazioni delle Storie naturali di Jules Renard attraverso quadri, installazioni, disegni, oggetti e fotografie sarà possibile indagare il diario del suo viaggio. Il mondo in cui viviamo viene esaminato, setacciato, smontato alambiccato sino ad ottenerne il distillato. Un’esperienza, questa, che ha segnato fin dai primi anni d’infanzia la sua formazione e con essa il suo incontro con l’arte, da intendersi qui come unico modo di guardarsi attorno e vedere veramente: l'arte come unico dispositivo in grado di far sì che il mondo stesso si schiuda a noi attraverso gli occhi dell’artista.
Quella di Serafini non è semplicemente una parata di mondi alieni e fantasiose specie animali e vegetali, la sua è una cosmogonia che punta a neutralizzare l’elemento potenzialmente minaccioso presente nella natura, attraverso la sua esaltazione. La natura, luogo triste e crudele, covo di morte e sopraffazione, in Serafini diventa letteraria e fiabesca come nei codici miniati medievali, e quindi malinconica, perfino sensuale, superumana o forse semplicemente supernaturale.
Luigi Serafini, dopo gli studi in Architettura presso il Politecnico di Milano inizia a occuparsi di design, collaborando ed esponendo con il Gruppo Memphis, guidato dall'architetto Ettore Sottsass. Lavora per la televisione e per il cinema insieme a Federico Fellini (La Voce della Luna), realizza scenografie, luci e costumi per il Teatro alla Scala. Dopo il noto Codex Seraphinianus edito da Franco Maria Ricci nel 1981 e ripubblicato nel 2006 da Rizzoli, Serafini pubblica nel 1983 Pulcinellopedia, edito da Longanesi. Ha pubblicato storie e racconti per Bompiani, Archinto, Fandango e per molte riviste. Nel 2007 il Pac ha reso omaggio all’universo serafiniano presentando per la prima volta al pubblico le cento tavole originali del Codex.
Roland Barthes, Italo Calvino, Federico Fellini, Leonardo Sciascia, Giorgio Manganelli, Giorgio Soavi, Federico Zeri, Douglas Hofstadter, Philippe Decoufflé, Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi si sono confrontati con l’opera di Serafini. Calvino ne descrisse i meccanismi e le figure retoriche: “…come l’Ovidio delle Metamorfosi, Serafini crede nella contiguità e permeabilità d’ogni territorio dell’esistere: l’anatomico e il meccanico si scambiano le loro morfologie, l’umano e il vegetale si completano… il selvaggio e il metropolitano, lo scritto e il vivente.”
06
maggio 2010
Luigi Serafini – Serafhaus
Dal 06 maggio al 03 luglio 2010
arte contemporanea
Location
LIPANJEPUNTIN ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Roma, Via Di Montoro, 10, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 14-20.
Vernissage
6 Maggio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore