In occasione della mia personale antologica alla galleria Unique di c.so Vittorio Emmanuele 36,
gallerista Patrick Caputo, inaugurazione il 17 ottobre 2015 alle ore 17, durata della mostra 17-31 ottobre 2015, orario di visita 9,30-12 15,30-19 ; presento un riassunto
del mio lavoro di artista controtendenza, nel mio sito, www.luigiarinaldi.com , gli articoli
“Arte e mercato” “ Il nichilismo e l'arte” “Convegno alla Sandretto Rebaudengo” indicano la mia posizione rispetto “l'arte-sevizia” sostenuta dalla Borsa d'arte.


In una mia passata conversazione con il critico Mirella Bandini, di cui ho un caro ricordo, la stessa aveva notato come le mie ricerche, di anni fa, nel settore della psicologia sperimentale, sulla percezione visiva della fotografia e sullo studio del cervello all'università di Torino, avessero influito sulla poetica della mia pittura e sulle opere fotografiche. ( articoli su “ Psicologia e società”
Torino 1994-95-96).
In effetti nel mio lavoro “...è sempre presente la contaminazione tra fotografia e pittura, mentre nei lavori più recenti il colore molto acceso sembra prendere il sopravvento in una visione astratto-informale. Si pensi alla serie di muretti a secco alle Cinque terre, muri medievali, mulattiere, dove
il dato reale è stemperato in una tessitura caotica di elementi frammentati, congiunti tra loro da un
dripping fortemente cromatico”:
Nel percorso del mio lavoro sono passata dalla fotografia alla texil-art, alla mec-art, con contenuti concettuali mediati dalla fotografia ed elaborazioni meccaniche della stessa. In questo sono stata
influenzata dalla pubblicazione “L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica” di
Walter Benjamin. Dal 2000 dipingo ad acrilico con colori astratti contenuti naturalistici o ecologici
in controtendenza al neo-dada dominante nella Borsa d'arte. Così mi ispiro alla tradizione che ora
viene rifiutata ( l'opera d'arte deve essere sgradevole,spiazzante, assolutamente nuova, tarsgressiva)
e cioè alla pittura del '300 di Ambrogio Lorenzetti (Madonna a Massa Marittima), a Courbet,ai Fauves, ai Cobra, a Pollock.
La Bandini diceva a questo proposito che” ...le forme rappresentate nelle mie opere, secondo lei
astratte, sono piuttosto l'esito di una rottura con il dato reale, ed hanno l'andamento tipico delle
pulsioni a livello inconscio. La pittura che ne deriva è una pittura astratto-informale a forti cromie
che supera ogni dato reale per una visione autre ( e quindi al di fuori di tendenze odierne)
e di grande impatto.”
L'ultimo periodo del mio lavoro è caratterizzato da un uso simbolico dell'immagine, ora quasi surreale, accompagnato da titoli che ricordano pesanti problemi socio-politici del momento.
I contenuti sono immagini di ulivi e figure umane, muretti a secco , la vigna, il sole nero
dell'Apocalisse.

Una mia parallela attività è la poesia di cui ho pubblicato cinque raccolte con il nome di Luisa Rinaldi e Dina Rinaldi (l'ultima “Invettive” ed. Albatros). Un'altra pubblicazione è un'autoanalisi redatta attraverso più anni “Come la roccia” ed. Albatros 2015. Alcuni scritti sono raccolti sul sito web www.luigiarinaldi.com. Un'opera ancora da pubblicare è “Storie orali a Salina e nelle valli piemontesi”, un lavoro di antropologia culturale basata su interviste a isolani e montanari.

I critici che hanno scritto sulla mia produzione artistica sono: Elisabetta Tolosano, Franco Torriani,
Mirella Bandini, Marisa Vescovo, Paolo Levi, Antonio Farias, Edoardo di Mauro.
Il titolo della mostra sarà” La bellezza non salverà il mondo(Todorov) perchè è divenuto difficile
riconoscerla” ( ma il mondo non è da distruggere “perchè imperfetto” come vorrebbe il Tantra
Shivaita religione anticostituzionale degli Ananda Marga.) (Mircea Eliade “Lo Yoga” cap.sul Tantra i Kapalika e gli Agori; Piero Verni “Lo Yoga”).