Luis González Palma è uno degli artisti che più hanno segnato la storia della fotografia delle ultime decadi, soprattutto nel Centro America.

Come scrive Irma Arestizabal nel depliant della mostra, “nelle sue creazioni la fotografia e la arti plastiche si intrecciano dando vita ad un’opera che trova il suo equilibrio nella frontiera fra il pittorico ed il fotografico, fra la percezione della realtà e la re-invenzione del reale, fra il proprio e l’estraneo, la tradizione e l’innovazione, il repertorio della memoria e le forme della sensibilità più contemporanee, l’identità particolare ed il concorso globale.

Per la serie “Gerarchia dell’intimità” l’artista ha realizzato venti fotografie, sei delle quali sono inedite. Sono belle foto che, volte al color seppia, o lavorate con oro o resina parlano dell’ironia del dramma dei popoli originari della cultura dell’esclusione, l’incomunicabilità, l’amore, la memoria, realizzando così una profonda critica nei confronti del contesto sociopolitico guatemalteco e , per estensione, dell’America indigena e meticcia”.

Luis González Palma parteciperà nella 51° Biennale d’Arte di Venezia esponendo nel Padiglione dell’IILA.

La mostra “Gerarchia dell’Intimità” e realizzata dall’ Istituto Italo Latino-Americano nell’Ambito del Festival di Fotografia di Roma.

In collaborazione con l’Ambasciata del Guatemala.