Negli anni cinquanta, a Firenze, nacque il simbolo del Made in Italy, dalla volontà di Giovan Battista Giorgini, il fondatore della moda italiana, con una strepitosa sfilata a Palazzo Pitti, nella sala Bianca, alla quale parteciparono compratori provenienti da ogni parte del mondo, dando avvio a quello che sarebbe stato negli anni futuri il ruolo dell'"assistant buyer".

Micol Fontana, Emilio Schubert, Biki, guidi, Palloni, erano alcuni nomi che presentavano le loro creazioni con i preciso obiettivo dell'eleganza e raffinatezza per una donna di classe di cui era esaltata la femminilità. Allora alternavo alle ricerche nel campo più strettamente pittorico le incursioni ludiche nell'alta moda ispirandomi agli esperimenti di quel periodo sui lanci spaziali "jupiter", "Sergeant", "Onera" per i quali coniai il termine "Lunaris". Ero anche sensibile alle esperienze dei movimenti di avanguardia del primo Novecento, dal Futurismo all'astrattismo.

Oggi, anno 2006, la donna si veste come più le piace, in tutta libertà. L'Alta Moda ha dato il passo al pret-à-porter, alla confezione in serie, ai grandi magazzini per tutti.

Alcuni stilisti geniali sanno valorizzare la figura femminile con raffinatezza e originalità, altri la rendono aggressiva spersonalizzandola, senz'anima.

Così è la moda, variabile, passeggera, dipendente dal capriccio e dal gusto.

Mi è piaciuto molto accettare l'invito ad esporre i miei figurini da Gaia e Marusca nel loro negozio." ANNA VESTRI