I Luo Brothers sono tre fratelli che vengono dalla regione di Guangxi, nel sud della Cina e che lavorano insieme dal 1986.
Wei Dong, Wei Bing e Wein Guo, questi i nomi dei tre artisti, presentano una serie di opere su carta e delle lacche su legno, caratterizzate da una fusione tra simboli dell’arte popolare cinese ed emblemi della moderna civiltà consumistica occidentale.
Su una gamma cromatica dai colori sgargianti, i Luo Brothers inseriscono simboli di felicità e prosperità tipici dei calendari tradizionali cinesi: bambini sorridenti dalle guance paffute, lingotti d’oro, monete, cervi, dragoni. I tre artisti associano a questi simboli icone della società occidentale che hanno invaso la Cina negli ultimi anni: la Coca-Cola, hamburgher di Mc Donald’s, cellulari Motorola. Questo immaginario dall’aspetto “neo-pop” è combinato poi con scene storiche e politiche cinesi: Mao Tse-Tung che saluta la folla, giovani guardie che brandiscono il libretto rosso e spesso la mitica Città Perduta, ormai ridotta a banale attrazione turistica che può essere comprata come qualsiasi altra cosa.

I Luo Brothers sono esponenti di spicco di quella che è stata definita “Gaudy Art”, che più che un movimento può essere considerata un aspetto dell’arte contemporanea cinese, la risposta di una generazione di artisti alla nuova ondata consumista e all’emergere di una classe capitalista in Cina all’inizio degli anni ottanta.

I Luo Brothers hanno partecipato nel 1998 alla “Biennale di San Paolo” e nel 2000 alla “Biennale di Sidney”. Hanno esposto al “Museum of Modern Art” di San Francisco e al “Museum of Modern Art” di Chicago, al “Mori Art Museum” di Tokyo (2003). In Europa hanno esposto alla “Fondation Cartier” a Parigi (2001).

Al piano inferiore della galleria sarà presentata una selezione degli ultimi lavori di Riccardo Albanese tratti dalla serie Stati d’animo: tre autoritratti in biscuit di piccolo formato.