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L’uomo e lo spazio. Estetiche della percezione
Considerando l’arco di tempo che va dalle Avanguardie Storiche al secondo dopoguerra la rassegna propone le riflessioni di importanti artisti di quel periodo riguardo al tema del rapporto tra l’uomo e lo spazio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'uomo e lo spazio. Estetiche della percezione è la mostra che inaugurerà il prossimo 16 dicembre, realizzata dalla Provincia di Modena, Assessorato alla Cultura nella propria sede espositiva Centro d'Arte e Cultura Chiesa di San Paolo.
Considerando l'arco di tempo che va dalle Avanguardie Storiche al secondo dopoguerra la rassegna propone le riflessioni di importanti artisti di quel periodo riguardo al tema del rapporto tra l'uomo e lo spazio.
Circa quaranta sono le opere degli artisti presenti in mostra, quali Giacomo Balla, Renato Birolli, Pompeo Borra, Alberto Burri, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Enrico Castellani, Alfredo Chighine, Roberto Crippa, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Antonio Donghi, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Hans Hartung, Vasilij Kandinskij, Osvaldo Licini, Umberto Lilloni, René Magritte, Piero Manzoni, André Masson, George Mathieu, Sebastian Matta, Carlo Mattioli, Giorgio Morandi, Mattia Moreni, Mario Nigro, René Paresce, Mauro Reggiani, Sergio Romiti, Ottone Rosai, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Emilio Scanavino, Pio Semeghini, Mario Sironi, Tancredi, Giulio Turcato e Alberto Ziveri.
L'esposizione è suddivisa in tre sezioni: lo spazio metafisico e urbano, lo spazio onirico e l'infanzia, lo spazio negato.
Lo spazio metafisico e urbano interpreta lo spazio fisico sulla tela come scenografia, cornice per il soggetto, come nelle "Piazze d'Italia" di De Chirico, mentre l'assenza di figure umane nelle architetture industriali di Mario Sironi intendono trasmettere all'osservatore un sentimento di profonda solitudine. Lo spazio onirico e l'infanzia indaga invece l'aspetto surreale del sogno e dell'incubo: dal colore e dalla fantasia di Chagall alla reminescenza suggerita dagli ambienti domestici di Casorati. Lo spazio negato vuole infine provocare la tradizionale percezione dell'occhio umano imbrigliato tra i confini della tela con gli sfondamenti, pensiamo a Lucio Fontana e i suoi tagli.
Con la presente mostra, a cura di Vittoria Coen, la Provincia di Modena prosegue il discorso, già iniziato negli anni passati, sulla dimensione umana in relazione all'arte: dagli approfondimenti legati all'autoritratto, al tema del superuomo, ai risvolti del rapporto con la scienza ed in particolare la genetica.
Ora è la volta della dimensione esistenziale: l'idea centrale sta nella consapevolezza che la coscienza umana, come l'opera d'arte, non si autodetermina, al contrario è in continua interdipendenza con l'ambiente circostante. Essa provoca un continuo scambio empatico tra le sensazioni che l'autore propone nell'opera e gli stimoli provenienti dall'osservatore, sempre tenendo ben presente il contesto storico di riferimento in cui l'opera si è formata. Il visitatore si trova allora a passare attraverso un flusso discontinuo di sensazioni: dal timore alla curiosità, dallo sgomento davanti all'ignoto al gusto per la scoperta di un potenziale spazio da conquistare, passando di nuovo per l'insicurezza, l'insoddisfazione, l'ansia e l'angoscia.
L'evento prevede per la fine del 2007 una seconda esposizione, come prosecuzione per approfondire la tematica esistenziale, che abbraccerà le poetiche degli artisti inerenti al periodo che intercorre dagli anni '60 del secolo scorso alla più stretta contemporaneità.
Considerando l'arco di tempo che va dalle Avanguardie Storiche al secondo dopoguerra la rassegna propone le riflessioni di importanti artisti di quel periodo riguardo al tema del rapporto tra l'uomo e lo spazio.
Circa quaranta sono le opere degli artisti presenti in mostra, quali Giacomo Balla, Renato Birolli, Pompeo Borra, Alberto Burri, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Enrico Castellani, Alfredo Chighine, Roberto Crippa, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Antonio Donghi, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Hans Hartung, Vasilij Kandinskij, Osvaldo Licini, Umberto Lilloni, René Magritte, Piero Manzoni, André Masson, George Mathieu, Sebastian Matta, Carlo Mattioli, Giorgio Morandi, Mattia Moreni, Mario Nigro, René Paresce, Mauro Reggiani, Sergio Romiti, Ottone Rosai, Mimmo Rotella, Alberto Savinio, Emilio Scanavino, Pio Semeghini, Mario Sironi, Tancredi, Giulio Turcato e Alberto Ziveri.
L'esposizione è suddivisa in tre sezioni: lo spazio metafisico e urbano, lo spazio onirico e l'infanzia, lo spazio negato.
Lo spazio metafisico e urbano interpreta lo spazio fisico sulla tela come scenografia, cornice per il soggetto, come nelle "Piazze d'Italia" di De Chirico, mentre l'assenza di figure umane nelle architetture industriali di Mario Sironi intendono trasmettere all'osservatore un sentimento di profonda solitudine. Lo spazio onirico e l'infanzia indaga invece l'aspetto surreale del sogno e dell'incubo: dal colore e dalla fantasia di Chagall alla reminescenza suggerita dagli ambienti domestici di Casorati. Lo spazio negato vuole infine provocare la tradizionale percezione dell'occhio umano imbrigliato tra i confini della tela con gli sfondamenti, pensiamo a Lucio Fontana e i suoi tagli.
Con la presente mostra, a cura di Vittoria Coen, la Provincia di Modena prosegue il discorso, già iniziato negli anni passati, sulla dimensione umana in relazione all'arte: dagli approfondimenti legati all'autoritratto, al tema del superuomo, ai risvolti del rapporto con la scienza ed in particolare la genetica.
Ora è la volta della dimensione esistenziale: l'idea centrale sta nella consapevolezza che la coscienza umana, come l'opera d'arte, non si autodetermina, al contrario è in continua interdipendenza con l'ambiente circostante. Essa provoca un continuo scambio empatico tra le sensazioni che l'autore propone nell'opera e gli stimoli provenienti dall'osservatore, sempre tenendo ben presente il contesto storico di riferimento in cui l'opera si è formata. Il visitatore si trova allora a passare attraverso un flusso discontinuo di sensazioni: dal timore alla curiosità, dallo sgomento davanti all'ignoto al gusto per la scoperta di un potenziale spazio da conquistare, passando di nuovo per l'insicurezza, l'insoddisfazione, l'ansia e l'angoscia.
L'evento prevede per la fine del 2007 una seconda esposizione, come prosecuzione per approfondire la tematica esistenziale, che abbraccerà le poetiche degli artisti inerenti al periodo che intercorre dagli anni '60 del secolo scorso alla più stretta contemporaneità.
16
dicembre 2006
L’uomo e lo spazio. Estetiche della percezione
Dal 16 dicembre 2006 al 04 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SAN PAOLO – SALA DELLE MONACHE
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Modena, Via Francesco Selmi, (Modena)
Orario di apertura
feriali h.16-19
sabato, domenica e festivi h. 10-13 / 16-19
lunedì chiuso. (Aperto 25.12.06 e 1.01.07)
Vernissage
16 Dicembre 2006, ore 17
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore