Segnoperenne inaugura sabato 22 agosto 2009, alle ore 18.30, presso l’Hotel Villa Laguna del Lido di Venezia, Nel Silenzio, personale dell’artista Mabe.


Reduce dal tour europeo in Austria, Germania, Francia (ultima la Biennale de Malta en France di Parigi) e dal successo di critica riscontrato, prima dell’importante partecipazione alla collettiva del Carrousel du Louvre che la vedrà protagonista a settembre (con l’installazione scultorea Silenzio a piedi nudi, su invito diretto di Dame Françoise Tempra), l’artista veronese (al secolo Marina Bertagnin, 1972) presenta gli ultimi lavori nelle sale e nel giardino da poco restaurati di quella che fu una residenza asburgica dei primi del ‘900, affacciata sulla laguna, a dieci minuti dal centro storico.


Pittrice, scultrice, grafica, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Mabe inizia a farsi conoscere al pubblico partecipando alla collettiva organizzata dalla Bevilacqua La Masa presso la Biennale d’Arti Visive del 1992 (Padiglione Italia).


Da allora numerose esposizioni, personali o di gruppo, hanno contribuito a consolidarne il talento e a farne apprezzare il lavoro in Italia e all’estero.


Partendo dall’atelier di San Bonifacio in cui la pratica artistica si fonde con quella artigiana, vera fucina della creatività e dell’operosità, Mabe conduce negli anni un personale studio sul segno che da iniziale tratto grafico si evolve nella ricerca di nuove espansioni nello spazio, fino a divenire tangibile e tridimensionale scultura a tutto tondo (gesso, alabastro, creta, bronzo, legno).


Fondamentale la riscoperta e lo studio dell’antica tecnica della cera persa, con la quale realizza oggi opere di imponenti dimensioni e di grande impatto scenico.


L’eleganza della linea origina personaggi soli e silenti, protagonisti di storie minori rinchiuse intimamente entro i limiti fisici della materia, ora grezza, ora levigata, ora definita da tocchi di bulino precisi e taglienti; presenze discrete, conquistano lo spazio in percorsi rapidi e sinuosi, protese a dismisura in slanci verticali verso solitudini estreme, luoghi dell’anima e dei sentimenti gelosamente serbati che i volti, ricchi di dettagli espressivi eppure sfuggenti, possono solo accennare.


Per tutto il periodo della Mostra del Cinema, nell’epicentro della mondanità, l’artista sarà presente con una selezione di sculture e pitture, parte di un ciclo dedicato al Silenzio. Sei sculture in marmo-resina e sei pitto-sculture (opere pittoriche nelle quali il soggetto, grazie a delicati interventi in gesso, abbandona la tela per cercare vita in quella realtà antistante eppure lontana) dialogheranno con gli eleganti spazi della villa, silenziose eppure presenti, protagoniste nel teatro della vita al pari della folla rumorosa che le circonderà e della quale, con riserbo, ricercheranno gli sguardi.