Il momento arrivò quando la coincidenza cominciò a pensare. A pensare e dubitare, e a chiedersi perchè le persone usassero il suo nome così spesso. "Oh, che coincidenza!" o "è stata solo una coincidenza!". Tutte queste persone, che credono nella sua esistenza, potrebbero anche pensare che sia onesta e senza pregiudizi, e che non debba rispondere delle sue azioni. Ma se si sbagliassero e l'universo fosse un posto migliore senza di lei? Niente più vittime delle circostanze, tutto regolare e bilanciato, nessuno sarebbe più forte degli altri o sarebbe più fortunato per caso.
E se non esistesse più? Tutto cambierebbe davvero e sarebbe più facile? Essere ricchi significherebbe lo stesso che essere poveri, e la felicità sarebbe uguale alla tristezza? E se le coincidenze non fossero più accettate come tali, e tutto ciò che accade fosse accettato come già deciso, allo stesso modo in cui la morte è stabilita col cominciare della vita?
Essendo lei libera dalle emozioni e dal ragionamento logico, tutti questi pensieri gli erano nuovi, e questi momenti di dubbio certamente la confondevano molto.
Doveva scoprire il senso di tutto ciò. Se la sua esistenza avesse un senso. E se no, che fare?